Il mercoledì pomeriggio sull'altare della Chiesa di San Ginese di Compito appare una bandiera arcobaleno che resta lì durante la funzione. Don Nando Ottaviani è un prete social. Fa video in diretta, scatta foto dei piatti che cucina e condivide iniziative. Il prete-influencer ha seimila follower. Il suo attivismo passa dai social dal 2016, quando la strage nella discoteca gay di Orlando in Florida, dove 49 persone furono massacrate, lo scosse profondamente. "Scoprii che c'erano gruppi di preghiera e uomini di chiesa che parlavano di "punizione divina" nei confronti dei gay. Così mi schierai - racconta - . Non si usa la parola di Dio contro le persone. Dio è amore, non condanna nessuno".

Don Ottaviani ha continuato a schierarsi e a scegliere le sue battaglie. Così a un post in cui il senatore leghista Simone Pillon, ritratto con sua figlia, scrive "follia lgbtqyz" del Ddl Zan, don Nando risponde: "Ti servi di una bambina innocente per sputare odio contro il tuo prossimo. Sei un povero uomo privo di valori cristiani".

"Sul Ddl Zan penso che i diritti vadano preservati - dice - . Se serviva dialogo per rivedere alcune cose, non c'era bisogno di affossarlo. Le esultanze da stadio sono state fuori luogo. Pillon ha ringraziato la Madonna e il Signore, ha detto che hanno vinto grazie alla fede. No. Loro sono uomini dello Stato, devono servire lo Stato. Non stanno facendo il Conclave né scrivendo le norme del catechismo, facciano le leggi per lo Stato italiano" commenta duro don Ottaviani.