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Cultura
8 Maggio 2021

Scrivere a mano: una sana abitudine

Scrivere a mano stimola il cervello, diminuisce l’ansia e rende più sicuri: ecco perché vale la pena accantonare la tastiera e tornare a impugnare una penna.

Scrivere a mano è senza lacun dubbio una forma di autoeducazione del pensiero, schiude spazio al tempo dell'immaginazione, dell'apprendimento, della progettazione.

La scienza afferma di quanto sia più salutare impugnare una penna per stimolare la creatività e rafforzare la memoria più di qualsiasi smartphone, tablet e pc. Ad accreditare la tesi, sono stati fatti alcuni studi e tante tradizioni millenarie, pensiamo a quella calligrafica cinese o quella amanuense dei monaci medievali.Uno studio dell'Università di Tokio è stato pubblicato su Frontiers in Behavioral Neuroscience. I quaderni di carta contengono informazioni spaziali più complesse rispetto ad una schermata digitale.

Perchè? La carta ha prima di tutto una consistenza tangibile e inoltre consente la percezione nell'uso della penna con tratti regolari, irregolari.

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Altro aspetto non indifferente e che sfata diversi punti di vista a riguardo è il concetto di Velocità.

Lo schermo digitale è uniforme, non ha una posizione fissa durante lo scorrimento e l'immagine scompare quando si chiude l'App. Gli studenti che hanno preso appunti con la biro sono stati molto per il 25 % più celeri rispetto a chi fruiva di tablet o smartphone.

Impugnare una penna migliora notevolmente la manualità e guardarle la punta scorrere su un foglio di carta e imprimere con l'inchiostro i propri pensieri è un potentissimo ansiolitico. Ha un effetto balsamico e così come il disegno, aiuta a distendersi e a rilassare mente e muscoli.

La calligrafia è un'arte che, in un periodo in cui tutto è veloce e immediato, ci impone di scegliere di rallentare, e di osservare.

@MariazzurraLai