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13 Ottobre 2020

Fedez a fianco dei lavoratori del mondo dello spettacolo

"Creiamo un fondo per aiutare il settore in crisi del mondo dello spettacolo" è la proposta di Fedez

La soluzione  del rapper su Instagram: "Io do il 100% di anticipo del tour ai lavoratori fragili. Meno parole, più concretezza"

lavoratori dello spettacolo versano in grave difficoltà a causa delle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria da Covid-19. L'11 ottobre si sono riuniti in piazza Duomo a Milano con la manifestazione di protesta "Bauli in Piazza". 

Fedez ha voluto dire la sua su Instagram con una serie di Storie, lanciando una proposta pragmatica diretta ai colleghi e alle agenzie live: "Io metto a disposizione il 100% del mio anticipo del tour; se tutti gli artisti mettessero una parte del loro per istituire un fondo porteremmo avanti un po' meno parole e un po' più di concretezza".

Quello dello spettacolo, soprattutto dal vivo, è uno dei settori che ha sentito sulla pelle maggiormente la crisi come ripercussione dell'epidamia da Covid-19 con la quale il mondo intero sta facendo i conti da più di sei mesi. L'annullamento di concerti e manifestazioni ha lasciato senza lavoro migliaia di lavoratori. Dopo svariati appelli da parte degli artisti, è arrivata quella di Fedez che rappresenta una delle proposte più concrete per risollevare le sorti di un settore che rischia il collasso.

“Nel weekend scorso tutte le maestranze della musica e tutte le persone che lavorano dietro al palco si sono riunite per chiedere qualche certezza rispetto al settore che è già duramente colpito dalla situazione attuale e sicuramente sarà colpito ulteriormente nei prossimi mesi". ha esordito Fedez. "Ho una visione abbastanza disincantata del mondo e credo che i politici non servano a un cazzo fondamentalmente. Quindi metto sul tavolo una soluzione che ho già proposto nei mesi scorsi, ma probabilmente non è stata ‘vista’. Utilizzo i miei spazi social per proporre una soluzione pragmatica che noi artisti possiamo attuare e le stesse agenzie di booking possono mettere in atto".

Il rapper ha appena raccolto l'ultimo successo in ordine di tempo: la sua "Bimbi per strada (Children)" è stata certificata doppio disco di platino, Sui social ha spiegato la sua proposta nei dettagli: "Gli artisti di un certo calibro che fanno i palazzetti hanno nel loro contratto una cosa che viene chiamata ‘anticipo minimo garantito’, quindi tutti gli artisti che hanno rimandato i loro tour in qualche modo hanno percepito delle somme di denaro importanti. Io stesso che devo discutere il mio contratto di booking, metto a disposizione il 100% del mio anticipo dai tour per istituire un fondo per aiutare le maestranze della musica italiana. Se tutti gli artisti mettessero da parte il loro anticipo porteremmo un po’ meno parole e un po’ più di concretezza".

"Mi sento di dire lo stesso alle agenzie di booking che non hanno rimborsato i biglietti dei concerti che sono stati rimandati e che un po’ di soldini ce li hanno in cassa. Siccome l’evento fatto in Arena di Verona a settembre purtroppo non ha portato i risultati che ci si aspettava, potremmo unire le forze tutti assieme. Per quanto riguarda le agenzie di booking sarebbe bello se partecipassero anche loro e mi sto un po’ mordendo la lingua. Secondo me è una bella idea e se siamo in tanti viene una figata", ha poi concluso, non perdendo l'occasione di lanciare una frecciatina alle agenzie di booking.

In Sardegna tutto pronto per la manifestazione a Fine Ottobre

 

Manifestazione a fine mese anche in Sardegna per salvare il mondo dello spettacolo. Prove generali di mobilitazione nel corso di una assemblea in videoconferenza con la partecipazione di decine di operatori in rappresentanza dei circa 5.000 che lavorano in Sardegna. La data della protesta - sull'onda dei bauli in piazza di Milano - potrebbe essere quella del 30 ottobre. Il pericolo in pochi numeri: con l'emergenza Covid si rischia una perdita di 3.000 posti di lavoro diretti.

E il settore - è stato sottolineato - oltre al taglio netto di 1 milione di euro rispetto al 2019, registra una perdita degli introiti e del fatturato che varia dal 60% al 95. "Importante mobilitarci -  ha spiegato  all'ANSA Diletta Mureddu della Cgil - per dare visibilità al settore e per ottenere risorse che diano certezze e visione strategica per il futuro anche al di là dell'emergenza". La pandemia ha ridotto drasticamente numero di spettacoli e iniziative. E ha costretto gli operatori a rivedere tutti i conti per le regole del distanziamento che non consentono gli incassi degli anni passati.