Il programma vuole raccontare il lavoro nelle campagne della Sardegna attraverso approfondimenti e interviste ai protagonisti del settore agropastorale: aziende agricole, consorzi, organizzazioni di categoria, gal, enti e istituzioni che lavorano e gestiscono i processi di crescita della zootecnia sarda. L’idea nasce dalla necessità di tornare alla terra, non solo come invito a riappropriarsi di quegli spazi e di quei lavori che per anni sono andati in disuso ma, nel caso della radio, di raccontarli, dando voce proprio a quel settore che, più di tutti in Sardegna, ha custodito la lingua sarda. Gli umili natali, la difficoltà di accesso all’istruzione non hanno permesso alla lingua italiana di cancellare quella sarda, e in molti casi neppure di conviverci. Quella cultura contadina che antropologicamente fa parte della Sardegna e dei sardi, legati alla propria terra e dedita alla fonte più importante, forse l’unica, di sostentamento sino al secondo dopoguerra insieme all’agricoltura: l’allevamento.
Raccogliere le voci, le testimonianze di chi oggi è un imprenditore agricolo, un bracciante, allevatore, un commerciante o trasformatore dei prodotti della terra significa tornare alle origini di un’economia che è diventata cultura. Pensiamo alla dimensione universale del pastoralismo, dei soggetti della letteratura sarda, del racconto cinematografico che da Banditi ad Orgosolo sino ai giorni nostri ha dato pubblico alle microstorie della quotidianità sarda, delle interviste Rai nel secondo dopoguerra alla scoperta di un’isola che mai prima di allora era stata raccontata con immagini e suoni e con le voci dei suoi abitanti.
Non è un tuffo nel passato fine a se stesso ma l’occasione attraverso questa programmazione di aggiornare quel racconto, consapevoli che i lavori in campagna per certi versi sono cambiati, nei tempi, nei luoghi, negli strumenti. Dall’agricoltura di sostentamento a quella dedicata alla trasformazione e commercializzazione, dalla nascita di nuove figure professionali, alla figura del conduttore d’azienda che diventa imprenditore ed è capace di esportare l’eccellenza fuori dall’Isola.
Questo mondo si lega all’attività svolta dalla Regione Sardegna attraverso gli assessorati ed enti dedicati, che mettono ogni giorno in campo diverse professionalità in grado di assistere il settore zootecnico, si lega con le politiche regionali, nazionali ed europee e con le capacità attuative dei soggetti territoriali come i Gal. Attività seguita dai consorzi e dalla organizzazioni di categoria, sino al mondo industriale nella fase di trasformazione e commercializzazione. E ancora i mercati, le produzioni a Km 0, i prodotti regionali col marchio di qualità, le produzione tipiche e i piatti tipici della Sardegna. Sino la consumatore che di tutta una vita, del bestiame, o della pianta, ne apprezza tutte le qualità e rinnova in se stesso quella vita, ogni giorno.
E’ un racconto intergenerazionale, vogliamo parlare con gli anziani, con i custodi di una tradizione, di un modo di lavorare senza macchinari, di un sacrificio che ha permesso di sostenere ancora oggi le nuove generazioni. Ma le campagne oggi sono popolati da tanti giovani che alla tradizione hanno affiancato nuove competenze, innovazione e visione. Infine il ruolo della donna in un contesto lavorativo prettamente maschile, scoprire attraverso il programma le donne che lavorano nelle campagne, dai lavori più pesanti, sino alle imprenditrici e manager di successo.