“La Sardegna è la regione più bella d’Italia. L’altro giorno eravamo in Sicilia e ho detto la stessa cosa, poi andremo in Toscana e lo dirò pure per la Toscana”. Così, irriverente e spontaneo come lo è sempre stato, Nino Frassica ha salutato il pubblico presente ieri alla Forte Arena di Pula per l’unica data sarda del tour 2000-3000. Un tour giunto al venticinquesimo anno ma che dubitiamo possa raggiungere l’ambizioso obiettivo di realizzare qualche data anche nell’anno 3000.
Il comico siciliano, accompagnato dai Los Plaggers Band, un gruppo composto da sei straordinari musicisti (Ivano Girolamo al piano, Natale Pagano alle tastiere, Umberto Bonasera alla chitarra, Giuseppe Pullia alla batteria, Fabrizio Torrisi al sax e Angelo Musumeci al basso), per la gran parte messinesi come lui, ha divertito il pubblico presente per oltre due ore di spettacolo, a colpi di battute e grandi cavalli di battaglia come Vengo dopo il Tiggì o Grazie dei fiori bis, canzoni che hanno consacrato Frassica fra i grandi della televisione italiana, al pari del suo maestro Renzo Arbore.
Ha annunciato la prossima stagione di Don Matteo a modo suo (“Dopo tre giorni e tre notti di riunioni senza sosta in RAI, abbiamo deciso che dopo Don Matteo 14 la prossima edizione della fiction si intitolerà Don Matteo 15”) e ha raccontato alcuni aneddoti dei protagonisti della fiction di ieri e di oggi: Terence Hill, che negli Stati Uniti ha una casa grande quanto la Puglia con centinaia di sette nani da giardino, e Raoul Bova, che è un bravo ragazzo e dove lo lasci non disturba e non sporca.
Tra la promessa di un viaggio-premio a Madrid, ma a spese del vincitore (per mangiare la “pasta all’amadridgiana”) e assurdi racconti d’infanzia (uno dei suoi musicisti, Ivano Girolamo, da bambino voleva fare il cantante ma subiva improbabili torture da parte del padre che voleva far di lui l’ennesimo farmacista di famiglia), Nino Frassica e i Plaggers hanno ripercorso decenni di canzone italiana coinvolgendo il pubblico presente.
E non sono mancati i fuoriprogramma. Tra i presenti, infatti, oltre ad alcune autorità come il prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo e il rettore di UniCA Francesco Mola, c’era anche Fiorello, ospite del Forte Village con la sua famiglia. Naturalmente, Frassica ne ha approfittato e ha chiamato l’amico showman a salire sul palco. Fiorello non se l’è fatto ripetere due volte e, fra l’entusiasmo dei presenti, ha scambiato qualche battuta con Frassica, congedandosi sulle note di Finalmente tu.
Dagli esordi nel 1970 a oggi sono oltre 55 anni di carriera e di successi per un artista a tutto tondo, sempre sulla cresta dell’onda. Un Frassica che evidentemente sente ancora l’entusiasmo degli anni d’oro. Non vorrà seriamente puntare all’anno 3000?
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