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30 Luglio 2025

Fipe Sud Sardegna presenta a Cagliari il primo manuale nazionale antidumping contrattuale

Fipe, Cgil, Cisl e Uil: “Un’arma contro i contratti pirata”

Oltre 31.000 lavoratori in Italia hanno contratti pirata. Un esercito silenzioso, sfruttato, sottopagato e senza tutele.

È da Cagliari, con la prima presentazione nazionale del “Manuale antidumping contrattuale” che parte l’offensiva della FIPE Confcommercio contro la pratica del dumping contrattuale, ovvero l’applicazione di contratti collettivi non rappresentativi, creati ad arte per ridurre stipendi, abbattere i diritti e fare concorrenza sleale. 

La prima tappa di un tour nazionale, alla quale hanno partecipato anche Cristiano Ardau, segretario regionale UilTucs, Giuseppe Atzori segretario Cisl Cagliari e Nella Milazzo, segretaria regionale della FILCAMS CGIL Sardegna, parte proprio dalla Sardegna, dove il fenomeno è ancora contenuto, ma merita attenzione. Sull’isola si contano circa un centinaio di contratti pirata, a fronte di oltre 13mila lavoratori regolarmente inquadrati.

il lavoro del cameriere

Il Manuale sul dumping contrattuale nei pubblici esercizi, redatto da Fipe Confcommercio in collaborazione con Adapt e con il supporto dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, è scaricabile gratuitamente al link: https://www.fipe.it/category/area-lavoro/dumping-contrattuale-nei-p-e-manuale

Secondo i dati illustrati oggi, in via Santa Gilla 6, nel 2022 erano 5.000 i lavoratori inquadrati con contratti non rappresentativi. Oggi, sono 31.000. Un’escalation preoccupante che coinvolge 41 contratti collettivi non sottoscritti da organizzazioni sindacali rappresentative, spesso utilizzati per comprimere i costi del lavoro in modo sleale.

“I contratti pirata  ha spiegato Andrea Chiriatti, referente nazionale Lavoro per Fipe – sono pratiche sleali e illegali. Espongono le imprese a gravi sanzioni, creano dumping salariale e concorrenza scorretta. Serve consapevolezza: molti imprenditori li applicano senza sapere che si tratta di una pratica sanzionabile”.

Il contratto collettivo nazionale firmato da FIPE e dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil resta il riferimento di settore, ed è applicato da oltre il 92,5% delle imprese. Ma il fenomeno del dumping contrattuale “non risparmia nessuno, né piccole né grandi aziende  ha precisato Chiriatti –. Per questo il Manuale rappresenta uno strumento concreto a disposizione sia delle imprese che dei lavoratori”.

Camerieri, l'oro nero della ristorazione - InSala - La Madia Travelfood

“Quella di oggi è una prima tappa nazionale importante per accendere i riflettori su un fenomeno che svilisce il settore della ristorazione e i diritti dei lavoratori”ha dichiarato Emanuele Frongia, presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna.
“Con questo Manuale facciamo un passo decisivo verso una cultura della legalità contrattuale. È uno strumento di alleanza tra imprese, lavoratori e istituzioni. Non può essere tutelato chi non condivide i valori del lavoro dignitoso. Chi applica contratti regolari non deve più essere penalizzato dalla concorrenza sleale”.

 

Il Manuale: cos’è e a cosa serve

La seconda edizione del manuale si rivolge a imprenditori, professionisti e lavoratori del settore dei pubblici esercizi, offrendo: un quadro giuridico aggiornato, strumenti per riconoscere i contratti pirata, una simulazione comparativa su 10 profili professionali che mostra le differenze retributive tra i contratti rappresentativi e quelli irregolari.

Il dumping contrattuale porta a stipendi più bassi, meno tutele sindacali, perdita di professionalità e qualità del servizio, distorsioni di mercato e difficoltà per chi rispetta le regole.

La presentazione del Manuale a Cagliari segna l’inizio di una campagna nazionale di sensibilizzazione e formazione promossa da FIPE. Il documento sarà diffuso anche attraverso canali digitali, eventi territoriali e attività formative per contrastare una piaga silenziosa ma in espansione.

“Non è un tema tecnico, ma culturale e civile – ha concluso Chiriatti –. Oggi più che mai serve un fronte comune per garantire lavoro regolare, tutela della dignità e competitività sana tra le imprese”.

 

 

@Redazione Sintony News