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15 Maggio 2025

L’Ardia non si tocca: una legge per difendere l’anima della Sardegna

La corsa dell’Ardia verso la salvezza: i Riformatori propongono una legge ad hoc

La proposta dei Riformatori per limitare gli effetti del decreto del ministro Abodi: «Sono in bilico anche le altre manifestazioni equestri»

L’Ardia di Sedilo, una delle manifestazioni equestri più iconiche e cariche di significato spirituale e identitario della Sardegna, è a rischio organizzazione. Il motivo? Le nuove disposizioni previste dal decreto del ministro dello Sport, Andrea Abodi, che vietano l’utilizzo di cavalli purosangue inglese nei galoppatoi comunali non omologati, stanno creando forti incertezze e preoccupazioni in tutto il mondo delle tradizioni popolari sarde.

L'Ardia di San Costantino, sfrenata corsa a cavallo a Sedilo - Sardegna da  Scoprire

Una situazione che ha già coinvolto le istituzioni locali e che ha portato anche a un’interrogazione parlamentarepresentata dal deputato di Forza Italia Pietro Pittalis. A livello regionale, ora scende in campo anche la politica con una proposta di legge firmata dai consiglieri dei Riformatori Sardi Aldo Salaris, Umberto Ticca e Giuseppe Fasolino, per tutelare la sopravvivenza delle manifestazioni identitarie come l’Ardia, i pali storici e molte celebrazioni locali in bilico.

 

«Siamo di fronte a un rischio concreto – dichiara Aldo Salaris – manifestazioni che animano da decenni i nostri paesi rischiano di scomparire per l’assenza di strumenti normativi capaci di coniugare tutela, sicurezza e valorizzazione».

 

Un patrimonio a rischio

Oltre all’Ardia di Sedilo, sono decine le manifestazioni equestri minacciate, tra cui il Palio dell’Assunta a Orgosolo, le corse di Guasila, Fonni, Bono, Pozzomaggiore, San Giovanni Suergiu, solo per citarne alcune. Il timore è che l’applicazione rigida del decreto nazionale – pensato senza considerare le specificità locali – possa annientare un intero patrimonio culturale che vive anche grazie all’impegno di comunità, associazioni e volontari.

 

«Non mettiamo in discussione l’esigenza di garantire benessere animale e sicurezza – precisa Salaris – ma occorre equilibrio. Le nostre tradizioni non possono essere trattate alla stregua di eventi sportivi moderni».

 

Fotografie Ardia di Sedilo: Scopri la Magia delle Tradizioni Sarde

I contenuti della legge

La proposta dei Riformatori Sardi introduce strumenti concreti per dare un futuro alle tradizioni:

 

  • Istituzione di un Catalogo regionale delle manifestazioni identitarie sarde;

  • Riconoscimento automatico per quelle attive da oltre 15 anni;

  • Comitato tecnico per la tutela del patrimonio immateriale;

  • Norme che tutelino il benessere animale senza sacrificare le specificità locali;

  • Possibilità di regolamenti specifici per eventi tradizionali non competitivi su percorsi storici.

 

La Sardegna difende la sua cultura

Con questo intervento normativo, i Riformatori vogliono lanciare un segnale forte: la Sardegna rivendica il diritto di proteggere il proprio patrimonio immateriale, in linea con il principio di autodeterminazione culturale sancito anche a livello europeo.

 

«Questa legge è una risposta concreta – conclude Salaris – per dire che la Sardegna non rinuncia alla sua identitàe alle sue tradizioni. Ci assumiamo la responsabilità di proteggerle, nel rispetto della legge e della sicurezza di tutti.»

 

Il dibattito è aperto, e il mondo politico sembra finalmente pronto a fare fronte comune per salvare l’Ardia e le tradizioni che raccontano l’anima dell’isola.