La Corte di Cassazione ha confermato la permanenza in carcere di Igor Sollai, respingendo il ricorso presentato dai suoi avvocati che avevano chiesto i domiciliari. Questa decisione consolida la posizione dell'autotrasportatore di Assemini, accusato dell'omicidio della moglie Francesca Deidda, trovata morta a Sa Picocca lo scorso 8 luglio. Nonostante le argomentazioni della difesa, che sottolineavano l'assenza di pericolo di fuga, di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove, i giudici hanno mantenuto la misura cautelare in carcere.
La difesa aveva tentato di giustificare alcuni elementi, come l'invio di denaro al fratello in Olanda, sostenendo si trattasse di transazioni legittime e non collegate a un piano di fuga. Tuttavia, il quadro probatorio delineato dalla Procura, che include tracciati GPS, comunicazioni elettroniche e il movente economico, sembra aver pesato nella decisione.
Sollai, dichiaratosi innocente, dovrà affrontare le prossime fasi processuali in stato di detenzione. Si attendono ora le motivazioni della Cassazione per comprendere i dettagli che hanno portato al rigetto del ricorso.
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