Il fenomeno dei sober bar (bar sobri, dove si servono solo bevande analcoliche) sta guadagnando terreno in diverse città del mondo, da New York e Los Angeles a Parigi e Torino. Questi locali offrono un'alternativa ai tradizionali bar e pub, puntando su cocktail, birre e vini privi di alcol ma non di gusto. Tra i principali motivi alla base di questo trend troviamo la crescente domanda di chi non consuma alcol per motivi di salute, religione o semplicemente per uno stile di vita più sano.
Ad esempio, a Parigi, il bar Déjà Bu propone versioni analcoliche di cocktail come lo spritz o il gin tonic, mentre in Italia, a Torino, l'imprenditore Davide Piastra ha aperto "Atipico", un bar che serve bevande simili ai cocktail tradizionali, ma senza alcol. Piastra, che si è convertito all'Islam, ha deciso di creare un luogo che risponda alle esigenze di una clientela in cerca di alternative gustose, senza gli effetti dannosi dell'alcol.
I sober bar non sono una novità assoluta: già nel 1890, il Fitzpatrick's Temperance Bar a Manchester aprì le porte come prima taverna senza alcol.
Tuttavia, negli ultimi anni il trend è cresciuto, in parallelo al calo nel consumo di alcol, come conferma un sondaggio Gallup che mostra una diminuzione del 10% tra gli adulti sotto i 35 anni che bevono alcolici rispetto a vent'anni fa.
I sober bar propongono una nuova forma di socializzazione notturna, più inclusiva e salutare, offrendo bevande altrettanto creative e gustose, dimostrando che divertirsi senza alcol è non solo possibile, ma sempre più apprezzato.
@Redazione Sintony News