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30 Agosto 2024

Diritto alla disconnessione, anche in Australia è legge. E in Italia?

Mentre l'Australia si aggiunge alla lista dei Paesi che hanno adottato normative per il diritto alla disconnessione, l'Italia rimane indietro

Il 26 agosto, in Australia, il diritto alla disconnessione è ufficialmente diventato legge. Questa norma, approvata a febbraio, permette ai lavoratori di rifiutare di controllare, leggere o rispondere a mail, messaggi e chiamate al di fuori dell'orario di lavoro, salvo situazioni eccezionali. Per Michele O'Neil, presidente dell'Australian Council for Trade Unions, si tratta di una "giornata storica". Tuttavia, l'iniziativa non è stata accolta da tutti con lo stesso entusiasmo, infatti l'Australian Industry Group l'ha considerata "affrettata e confusa".

Il diritto alla disconnessione si applica subito a tutte le aziende con più di 15 dipendenti, mentre le piccole imprese avranno tempo fino al 2025 per adeguarsi. Le sanzioni previste sono significative: fino a 94.000 dollari australiani (circa 57.000 euro) per le aziende inadempienti.

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L'Australia si unisce così a una crescente lista di Paesi che hanno adottato normative simili: Belgio (dal 2022), Spagna (dal 2018), Francia (dal 2017)Anche in Argentina e Messico ci sono delle normative sul tema. 

E in Italia? Per il momento il quadro legislativo rimane incerto. La legge 81/2017, che regola il lavoro autonomo e lo smart working, non riconosce esplicitamente il diritto alla disconnessione, lasciando la sua applicazione a contrattazioni individuali tra datore di lavoro e dipendente.

Mentre l'Australia celebra un passo avanti significativo per i diritti dei lavoratori, in Italia la discussione sul diritto alla disconnessione è ancora aperta. 

 

 

Marta Rachele Pusceddu