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14 Novembre 2023

Cagliari, attivisti climatici bloccano il traffico in via Roma

Momenti di tensione tra attivisti e automobilisti, bloccati nell’ora di punta. Striscioni con la scritta "Non paghiamo il fossile"

Lunedì 13 novembre, a Cagliari in via Roma, sei attivisti appartenenti al gruppo Ultima generazione, hanno bloccato la strada e sono stati rimossi di peso dalla polizia.

 

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Il sit-in era stato annunciato dagli attivisti  in un comunicato stampa senza specificare il luogo, e lunedì con gli striscioni alla mano si sono posizionati in mezzo al traffico, nell’ora di punta, generando non poco malcontento tra gli automobilisti impossibilitati a proseguire.

Sei giovani hanno srotolato due striscioni con la scritta "Non paghiamo il fossile".

Due di loro hanno anche incollato le mani a terra e insieme gridavano slogan contro il governo. La protesta ha scatenato l’ira degli automobilisti che hanno inveito contro di loro e uno ha persino sputato addosso a una delle manifestanti.

La protesta è stata interrotta dalla polizia, giunta sul posto con quattro volanti dopo circa mezz'ora e la strada è stata sgomberata.

I sei attivisti sono stati portati via di peso e poi in Questura e ora rischiano la denuncia per manifestazione non autorizzata, blocco stradale e resistenza passiva a pubblico ufficiale.

I manifestanti hanno paragonato la loro protesta a quelle dei pastori, che nel 2019 protestavano per il prezzo inadeguato del latte. L’hanno scritto in un comunicato da loro pubblicato, riferendosi in particolare al fatto che questa sia stata la prima protesta del movimento di Ultima Generazione, nel capoluogo sardo. In effetti il movimento che opera a livello globale, non si era mai palesato in Sardegna, almeno non in maniera diretta.

 

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Sono gli stessi che per manifestare attaccano le opere d’arte nei musei e incollano le mani al pavimento o al muro.

Una manifestazione parallela è avvenuta anche a Milano dove gli attivisti hanno bloccato il traffico in viale Lucania.

Una delle attiviste sarde ha spiegato le loro motivazioni: "Ho rimandato il mio intervento in ospedale per essere qui in strada oggi, perché non posso restare a guardare di fronte ad uno Stato assente e sordo” ha detto ribadendo poi come, secondo loro, la collaborazione tra le persone sia fondamentale per cambiare le cose e far fronte all'emergenza climatica.

Nei loro confronti è stato presentato anche il foglio di via obbligatorio della durata di tre anni, per cui non potranno rimettere piede in città per la data stabilita dalla Questura. 

 

@Redazione Sintony.it