L’onda Pride 2023 è partita lo scorso 8 aprile dalla sua città natale, Sanremo. Nella città dei fiori il 5 giugno del 1972, si tenne il primo Pride italiano. Esattamente quel giorno gli attivisti del movimento FUORI ( Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano),  si diedero appuntamento davanti al Casinò di Sanremo. All’interno dell’edificio si stava svolgendo un Congresso sul tema “Comportamenti devianti della sessualità”, con l’obiettivo di definire l’omosessualità una malattia.

In verità, la nascita del Pride risale al 28 giugno 1968, giorno in cui i frequentatori di un bar gay di New York (il Stonewall Inn nel Greenwich Village) si ribellarono. L’anno successivo in quella data si organizzò una parata commemorativa alla quale  parteciparono un centinaio di persone. Quell’evento è considerato il primo Pride della storia.

Oggi il Pride è un evento globale. Un insieme di marce o parate pacifiche, organizzate nel cosiddetto Pride Month (giugno). Durante tutta la sfilata si celebra l’orgoglio di un amore libero, ma anche la rivendicazione di un “orgoglio” comune di una società che riconosce le differenze, le rispetta, le accetta, le sostiene e le valorizza. Un luogo dove si è davvero orgogliosi di tutti.

Il 2023 si è trovato protagonista di un clima sociale complesso per la comunità  LGBTQIA+ italiana. Per queste motivazioni quest’anno, la comunità scenderà nelle diverse piazze per chiedere diritti egualitari, come la legalizzazione  del matrimonio egualitario, l’aggiornamento della legge 164 e l’accesso a maggiori tutele, come quelle per i figli delle famiglie arcobaleno.

Si svolgerà in una trentina di città e le date sono:

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