News

25 Gennaio 2022

Nazionale, scatta l'ora di Joao Pedro?

Il capitano del Cagliari, Joao Pedro, fa parte della lista dei 35 azzurri convocati da Roberto Mancini per lo stage della Nazionale. Assieme a lui, l'altro rossoblù Alessio Cragno. Riuscirà il brasiliano a risolvere i problemi dell'attacco azzurro?

La notizia era nell'aria già da diverse settimane, ora è arrivata puntuale l'ufficialità: Joao Pedro è stato inserito nella lista di 35 calciatori scelti dal CT della Nazionale, Roberto Mancini, per lo stage che si terrà a Coverciano dal 26 al 28 gennaio. Assieme a lui un altro rossoblù, Alessio Cragno, che proprio stasera è risultato negativo al Covid. 

Nel mirino, una qualificazione al Mondiale di Qatar 2022 che si è complicata non poco per gli Azzurri: giovedì 24 marzo la sfida alla Macedonia del Nord e, se va bene, il secondo spareggio contro la vincente fra Portogallo e Turchia per un posticino in terra araba che la scorsa estate molti davano per scontato, ma ora sembra davvero un miraggio.

 

 

Sarà "solo" uno stage, un modo per il CT di capire se potrà fare affidamento su tanti volti nuovi convocati. Anche perché il prossimo fine settimana a Coverciano non ci saranno diversi big: da Donnaumma a Jorginho, da Bonucci a Verratti, passando per l'infortunato Chiesa. E proprio l'assenza dello juventino a preoccupare il Mancio, perché l'attacco è risultato sterile nelle ultime gare di qualificazione e il solo Immobile sembra non bastare. 

Per questo motivo il cittì ha incluso nella lista il cagliaritano Joao Pedro e addirittura Mario Balotelli, uscito dai radar negli ultimi anni, ma in ripresa con la maglia dell'Adana Demirspor in Turchia. Joao e Balotelli, due nomi abbastanza altisonanti per far scattare le polemiche, che mai mancano quando il CT di turno sceglie i suoi convocati. 

Se Balotelli sia in grado di dare una mano alla squadra non lo sappiamo, probabilmente dipende molto dalla sua testa e da quanto Mancini intenda scommettere su SuperMario. Ma su Joao ci sono ben pochi dubbi: tra gli attaccanti azzurri non c'è nessuno che abbia le sue caratteristiche. Può giocare da prima punta, da falso nove, da esterno o da trequartista. Ha i numeri per inventare la giocata, per trovare il gol quando meno te lo aspetti. 

Le polemiche sul fatto che sia brasiliano stanno a zero, perché Joao è uno di noi (e in Sardegna lo sappiamo bene), ma soprattutto perché la storia della Nazionale è fatta di oriundi come lui. A cominciare da Jorginho, Toloi ed Emerson Palmieri, tre dei protagonisti dell'impresa europea della scorsa estate. 

Diamo fiducia a Roberto Mancini, dunque, che ha dimostrato ampiamente di sapere il fatto suo. Ben vengano gli oriundi (compreso il laziale Luiz Felipe, alla prima chiamata in azzurro) e ben vengano i vecchi cavalli alla Balotelli. Tutti a lavoro per preparare i playoff di marzo, anche perché un altro Mondiale senza l'Italia non lo reggiamo affatto.

@Francesco Cucinotta