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30 Dicembre 2021

Morta Pupetta Maresca, la prima donna boss della camorra

Lanciò la sfida a Raffaele Cutolo

É morta ieri sera Pupetta Maresca, aveva 86 anni. Una vita da romanzo, la sua nel bene e nel male. Da spietata criminale ad attrice di cinema. Vedova del boss Pasquale Simonetti, è stata protagonista della storia della camorra degli anni ‘80 e lanciò la sfida a Raffaele Cutolo. Nel 1955, incinta al sesto mese di gravidanza, uccise a colpi di pistola Antonio Esposito, presunto mandante dell’omicidio del marito. Arrestata e condannata a 13 anni e 4 mesi, in carcere partorì il primo figlio, Pasquale. Quando uscì sposò Umberto Ammaturo, detto ‘o Pazzo, uno dei più pericolosi criminali italiani di tutti i tempi. Da lui ebbe altri due figli ma Ammaturo non ebbe mai buoni rapporti con il primogenito di Pupetta. E quando il giovane nel 1974 sparì in circostanze misteriose, tutti gli indizi portavano proprio al patrigno, sebbene prove non ne furono mai trovate. L’uomo fuggì poi in Perù dove si rifece una vita con una nuova compagna.

Assunta, detta Pupetta, era la figlia di Alberto Maresca un pericoloso contrabbandiere.Nel 1967 ebbe un’esperienza come attrice cinematografica interpretando il ruolo della protagonista nel film «Delitto a Posillipo», diretto da Renato Parravicini, ispirato alla sua vita. Alla sua storia, sono stati dedicati anche diversi film. Fra tutti, “La sfida” di Francesco Rosi (1958), “Il caso Pupetta Maresca” di Marisa Malfatti e Riccardo Tortora (era del 1982, ma fu trasmesso integralmente solo nel 1994, quando il Tribunale civile di Roma stabilì che la trasmissione non dovesse subire tagli e censure perché il film non era “lesivo della reputazione della protagonista”), ed infine “Pupetta – Il coraggio e la passione”, di Luciano Odorisio (2013), fiction di 4 puntate nel quale Pupetta Maresca venne interpretata da Manuela Arcuri.

 

 

@Moreno Pisano