Finisce 2-2 la prima gara con Walter Mazzarri sulla panchina rossoblù. All'Olimpico contro la Lazio il "nuovo" Cagliari non sfigura affatto, anzi sfiora persino il colpo grosso, se non fosse stato per il gol del laziale Cataldi a sette minuti dal novantesimo. Ma in fondo va bene così, il pareggio è il risultato più giusto per quanto visto in campo, anche perché le occasioni non sono mancate da una parte e dall'altra e le due squadre se la sono giocata a viso aperto. 

È stata una partita bella ed emozionante, col Cagliari che ha lasciato subito intravedere quello spirito battagliero che solitamente possiedono le squadre allenate da Mazzarri. Forse è presto per dirlo, visto che il tecnico toscano è alla guida dei rossoblù da meno di una settimana, ma l'impressione è stata quella. 

Merito alla squadra, dunque, e merito a Mazzarri, che ha fatto di necessità virtù, accantonando, almeno per il momento, il proprio credo calcistico (la difesa a tre) e presentando un Cagliari con un 4-4-2 quasi inedito, ma efficace, visto che ha aumentato il presidio sulle fasce e ha accorciato i reparti. E anche dopo la doccia fredda del gol di Immobile a fine primo tempo, la squadra non si è scomposta, reagendo alla grande. 

E proprio a inizio ripresa si è visto il miglior Cagliari, trascinato da un Joao Pedro in stato di grazia: quarto gol in campionato dopo una combinazione perfetta con Marin, poi l'assist per il primo gol in maglia rossoblù di Keita Baldé. L'intesa fra i due sembra funzionare, e non è poco in attesa del rientro a pieno regime di Pavoletti. Nota di merito anche per Cragno, decisivo soprattutto su Immobile nel finale e incolpevole sulla staffilata di Cataldi che è valsa il 2-2. 

Buon punto dunque, soprattutto per come è maturato e per la grinta messa in campo dalla squadra. È il miglior modo per iniziare una settimana cruciale: mercoledì arriva l'Empoli, poi domenica si va al Diego Armando Maradona contro il Napoli. Mazzarri dovrebbe recuperare a breve Godin e Strootman, ma già si vede l'impronta del tecnico livornese. 

@Francesco Cucinotta