Toscanaccio doc, di San Vincenzo in provincia di Livorno, il quasi sessantenne - li compirà il prossimo 1 ottobre - Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Cagliari Calcio. Già ieri, nelle primissime ore post esonero di Semplici, il nome dell'ex tecnico, fra le altre, di Torino, Inter e Napoli era in netto vantaggio rispetto agli altri candidati alla panchina rossoblù.
Stamattina l'arrivo all'ora di pranzo all'aeroporto di Elmas e qualche fulminea dichiarazione ai giornalisti presenti: "Non mi piace fare proclami, alle parole preferisco i fatti". La firma sul contratto che lo legherà ai sardi fino al 30 giugno 2024 e poi subito al lavoro. Assieme al suo staff, che comprende il vice Claudio Bellucci, il preparatore atletico Giuseppe Pondrelli, il collaboratore tecnico Claudio Nitti e il match analyst Cristian Guerrini.
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— Cagliari Calcio (@CagliariCalcio) September 15, 2021
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Proprio Cagliari, dunque, quasi a chiudere un cerchio che si era aperto nella stagione 1982/83, quando il giovane centrocampista Mazzarri esordiva in A proprio con la maglia rossoblù, anche se poi a fine campionato furono soltanto quattro le gare disputate.
Una carriera in giro per l'Italia, che è proseguita poi anche da allenatore: la promozione in A col Livorno, le tre salvezze consecutive con la Reggina (clamorosa la terza, considerato che i calabresi partivano con 11 punti di penalizzazione), la qualificazione in UEFA con la Samp e la finale di Coppa Italia persa ai rigori contro la Lazio, poi gli anni a Napoli, con due qualificazioni in Champions e una Coppa Italia vinta ai danni della Juve. Poi Inter, Watford (unica esperienza all'estero per lui) e Torino, ultima squadra allenata dal tecnico livornese prima del Cagliari.
Un profilo decisamente diverso rispetto a Semplici: Mazzarri è un vulcano, è impulsivo, ha grande carisma e dice sempre quello che pensa, attirando su di sé spesso le antipatie degli avversari. Come Semplici, anche lui è un cultore della difesa a tre: 3-5-2 o 3-4-3 poco cambia, dipende dagli uomini a disposizione, anche se in passato, soprattutto ai tempi del Watford in Premier, ha impiegato anche la difesa a quattro.
Domenica l'esordio in panchina, all'Olimpico contro la Lazio. Che Cagliari vedremo? Lecito attendersi ancora la riproposizione del 3-5-2, col nuovo tecnico che punterà sull'ossatura composta da Cragno, Godin, Marin, Nandez, Strootman e Joao Pedro. Accanto al capitano potrebbero alternarsi Keita e Pavoletti, a seconda delle caratteristiche dell'avversario, mentre sembra più defilato Farias, che al massimo potrà ritagliarsi qualche scampolo nei finali di gara.
Dalbert e Zappa sembrano i favoriti per le fasce, con Nandez che giocherà un po' ovunque, anche in mezzo. Conferma in vista per il giovane Carboni nel terzetto difensivo assieme a Godin e probabilmente a Caceres, che potrebbe scalzare Walukiewicz dall'undici titolare. Tre giorni di lavoro per Mazzarri e il suo staff, poi comincerà una settimana di fuoco che vedrà il Cagliari impegnato contro Lazio, Empoli e Napoli. Quando si dice un inizio col botto.
@Francesco Cucinotta