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14 Settembre 2021

In Marocco traguardo storico: tre donne guideranno le città principali del Paese

Per Rabat, Marrakech e Casablanca manca solo la conferma ufficiale

E’ il risultato delle elezioni dell’8 settembre, il cambiamento che sta vivendo il Marocco. Per la prima volta nella storia infatti le tre più importanti città del Paese - Rabat, Casablanca e Marrakech - potrebbero essere guidate da tre donne. Non era mai successo anche se c'è ancora un margine di incertezza, ma il gioco di alleanze tra i partiti che hanno ottenuto più voti nelle elezioni parlamentari e amministrative di mercoledì 8 settembre delinea uno scacchiere di posizioni e nomine abbastanza definito. I più votati sono stati infatti gli indipendenti di Rni (97 seggi), seguiti dal Partito dell’autenticità e della modernità (82 seggi) e il Partito dell’Istlqlal (78 seggi), entrambi conservatori e vicini alla monarchia. Grande perdita di consenso invece per il partito islamista moderato Giustizia e Sviluppo (Pjd). Prima donna al capo della Capitale Rabat è Asmaa Rhlalou. Cronista politica del giornale L'Opinion, è uno dei nomi di spicco dell'Rni. Quarantenne, è stata già deputata alla Camera dei Rappresentanti durante l'ultima legislatura ed è stata la prima donna a ottenere l'incarico di segretaria della Camera. Bis per Marrakesh - Il centro del turismo marocchino torna sotto la guida di un volto noto, non solo nel Paese africano. Per Fatima-Zahra Mansouri, 45 anni, è infatti il secondo mandato. Era stata eletta sindaco di Marrakesh già nel 2009, quando divenne la prima donna a ricoprire l'incarico nella città e la seconda dell'intero Paese. A Casablanca una sindaca medico - La città più grande del Marocco ha scelto come Nabila Rmili. Medico dello sport e direttrice regionale della Salute, si è guadagnata la stima dei cittadini grazie al suo impegno nella campagna vaccinale. Sua è stata infatti l'idea di creare nella città - tra le più colpite dalla pandemia - dei "vaccinodromi".