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27 Luglio 2021

"Sa Paradura", la magia sarda il patto tacito per ripartire dopo la devastazione del fuoco

Un gesto antico, la solidarietà, la Sardegna che in silenzio si rialza con l' aiuto di tutti. Ognuno fa ciò che può per aiutare

Lenire la sofferenza, di chi, a causa di una disgrazia, perde il proprio gregge o i pascoli che davano loro sostentamento.

"Sa paradura" non è soltanto un aiuto materiale, una pratica ancestrale, ma un simbolo di appartenenza che ci rende parte di una comunità.

Ogni pastore fa la sua parte secondo le sue possibilità, con la discrezione propria di un gesto nobile, senza clamori, senza protagonismi.

Il fuoco brucia le certezze lasciando alle sue spalle una scia nera di morte e distruzione, ma mai potrà spegnere la speranza. #SaParadura

 

 

Ed ecco che in Sardegna il cuore si gonfia d' amore, di consapevolezza e di aiuto verso gli altri. Un messaggio forte e concreto che arriva dalle aziende sarde come Cabigliera&Zidda Formaggi, Artigiani del formaggio e pastori, da quattro generazioni di Ozieri  e tante altre che aiutano come possono 

“Sa paradura”, tradotto in lingua italiana, "la riparazione" è la  pratica, espressione  antica della solidarietà nell’isola, è un atto di volontà fraterna che indica l’importanza dei rapporti, la gratuità delle relazioni. Sa paradura è un antico vincolo un patto tacito che dichiara: “pastore siamo tutti coinvolti nella tua catastrofe e non ti lasceremo solo”.

In queste ore la Sardegna migliore, quella silenziosa e riservata, senza troppo clamore, vede pastori e contadini che trasferiscono balle di fieno, regalano capi di bestiame per far rinascere il gregge, mangimi, mettono a disposizione ovili per il ricovero  delle pecore sopravvissute alla furia del fuoco degli ultimi giorni.

Una storia di solidarietà, di augurio per la terra di tradizioni e attaccamento alle origini. Sa Paradura, è un gesto che esiste dalla notte dei tempi, il gruppo si ricompatta e si inizia di nuovo a lavorare e vedere il futuro davanti.