Sono passati cinque anni dall'ultima gioia azzurra in un grande torneo internazionale. Erano gli ottavi degli Europei del 2016 e la truppa dell'allora CT Antonio Conte rifilava un secco 2-0 alla Spagna, per poi arrendersi ai quarti contro la Germania. In questi cinque anni la cocente delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali del 2018 e poi la lenta rinascita sotto il segno di Mancini. 

Ieri sera abbiamo rivissuto ogni momento di questi lunghi cinque anni e ci siamo emozionati durante le note dell'inno di Mameli: c'è da gettare alle spalle le delusioni calcistice recenti e soprattutto una pandemia, che ci ha rubato oltre un anno e mezzo di vita. Chiedevamo agli Azzurri di farci emozionare e di regalarci qualche gioia in questo Europeo itinerante, che prendeva il via proprio a casa nostra, all'Olimpico di Roma. E i ragazzi del Mancio sono stati di parola: 3-0 alla Turchia, spauracchio del Girone A, che nelle Qualificazioni aveva subito solo tre gol (in dieci gare). 

Viste queste premesse, possiamo dire che è andata bene. Al di là del risultato, infatti, è stata la prestazione a renderci orgogliosi: Italia in controllo totale del match, Turchia in affanno e in costante ripiegamento difensivo. Le scelte del CT sono state azzeccate: Berardi, preferito a Chiesa, nel tridente con Insigne e Immobile. E sono stati proprio questi tre a mettere la firma sulla vittoria: il giocatore del Sassuolo ha propiziato l'autogol di Demiral che ha sbloccato la gara, Immobile ha trovato la zampata del raddoppio e Insigne ha chiuso definitivamente i giochi con un destro a giro imparabile per il portiere turco.

Ma le note positive arrivano da parte di tutta la squadra: la difesa non ha concesso nulla Burak Yilmaz e soci, gli esterni hanno reso alla grande, specialmente Spinazzola, motorino instancabile sulla fascia sinistra, e a centrocampo Jorginho, Locatelli e Barella hanno stravinto il duello con i dirimpettai turchi. Volendo trovare il pelo nell'uovo, visto come si è giocato il primo tempo, la gara andava sbloccata prima, perché più avanti nel torneo, contro avversari di altra caratura, bisognerà essere cinici e sfruttare al meglio tutte le occasioni. 

Buona la prima, dunque. E la vittoria all'esordio non era certo scontata, se si pensa alle difficoltà che storicamente gli Azzurri incontrano nelle gare inaugurali di Europei e Mondiali. Non abbiamo vinto nulla, ma i tre punti sono oro colato in ottica qualificazione agli ottavi. Oggi alle 15 davanti alla tv per Galles-Svizzera, le prossime avversarie dell'Italia. Lo spettacolo di Euro 2020 è appena cominciato: speriamo che per noi duri il più a lungo possibile. 

Francesco Cucinotta