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25 Maggio 2021

Måneskin sul tetto del mondo, Damiano negativo al test anti droga

Måneskin narco-test chiude per sempre le polemiche legate a Damiano ecco le ultime news della band

In un solo giorno “Zitti e buoni” ha totalizzato quasi 4 milioni di ascolti diventando così la canzone italiana con più stream in ventiquattro ore. Non solo, è la prima volta che un brano italiano entra nella top 10 Global di Spotify

 

 

"A seguito delle accuse di consumo di droga nella Green Room dell’Eurovision Song Contest Grand Final di sabato 22 maggio, l’European Broadcasting Union (EBU), come richiesto dalla delegazione italiana, ha condotto un esame approfondito dei fatti, controllando anche tutti i filmati disponibili. Un test antidroga è stato anche fatto volontariamente nella giornata di oggi dal cantante del gruppo Måneskin che ha restituito un risultato negativo visto dall’EBU. Siamo allarmati dal fatto che speculazioni imprecise che portano a notizie false abbiano oscurato lo spirito e l'esito dell’evento e influenzato ingiustamente la band. Ci congratuliamo ancora una volta con i Måneskin e auguriamo loro un enorme successo. Non vediamo l’ora di lavorare con il nostro membro italiano Rai alla produzione di uno spettacolare Eurovision Song Contest in Italia il prossimo anno."

 

 

Questo il comunicato ufficiale che chiude la spiacevole vicenda legata al consumo di droga imputato al cantante dei Maneskin, Damiano dopo la vittoria dell' Eurovision. 

Zitti e buoni"  i diffamatori di Damiano, che non si è certo tirato indietro per sottoporsi subito al narco-test dopo le accuse da parte dei francesi, che sicuramente in questo Eurovision non hanno fatto bella figura.

Anche la fidanzata di Damiano, fa sentire la sua voce e lo fa attraverso il Parlamento. La modella che ha all' attivo tantissime collaborazioni con artisti come Salmo e Rkomi usa i social per divulgare il tema della vulvodinia. Si tratta una malattia, di cui lei stessa è affetta, ad oggi poco conosciuta nonostante ne soffra in media una donna su sette.

Ora suoi messaggi sono arrivati fino alla Camera dei Deputati. L’Onorevole Lucia Scanu ha presentato una proposta di legge per far riconoscere la vulvodinia dal servizio sanitario nazionale