News

Attualità
6 Maggio 2021

Covid 19: gli effetti della pandemia sulla vita e il cervello dell’uomo

La pandemia da Covid 19 ha cambiato la vita e le abitudini di tutti gli esseri umani del globo

Prima del Covid ogni individuo viveva la propria vita senza distanziamento, restrizioni e dispositivi di sicurezza. A volte è difficile ricordare quella che era la normalità: uscire senza limitazioni e orari, viaggiare senza un certificato medico, lavorare in ufficio e a contatto con le persone, cenare con i familiari e gli amici, fare visita agli anziani in sicurezza.  

Ormai le persone si sono adeguate a un nuovo stile di vita e spesso quello che ricorda la vita prima della pandemia sono le foto e i ricordi che fanno rivivere la normalità con un po’ di nostalgia.  

Ma com’è possibile che l’uomo si sia adattato a un cambiamento così repentino della sua vita e della sua quotidianità? La risposta a questa domanda è stata fornita ad Huffpost dalla Dottoressa Amalia Bruni, presidente SINdem (Società Italiana di Neurologia): 

Più che dimenticare, abbiamo rimosso. Il nostro cervello ha una caratteristica che gli permette di superare qualsiasi tipo di problema: l’adattamento. Si adatta alle nuove situazioni, perché non può farne a meno, altrimenti non sopravvive o sviluppa una serie di disturbi. Stare più chiusi in casa, lavorare solo al pc, pensare che gli amici si possano vedere uno per volta, non darci la mano, non abbracciarci: abbiamo incamerato nuovi comportamenti che sono diventati parte di noi stessi. Ci siamo abituati a vivere in un’altra maniera” 

L’adattamento è più frequente negli adulti, mentre nei giovani è più difficile. Nel momento in cui si potrà tornare alla normalità il cervello sarà in grado di adattarsi rapidamente alla nuova situazione.