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2 Maggio 2021

Cagliari, quello col Napoli è un punto che vale oro

Grazie alla zampata di Nandez al 94' il Cagliari strappa un punto fondamentale al Diego Armando Maradona di Napoli, che consente di staccare di una lunghezza il Benevento, proprio nella settimana che precede lo scontro diretto

All'insegna della continuità. L'aveva detto Leonardo Semplici alla vigilia del match di Napoli: dopo le tre vittorie, il Cagliari era a caccia di un'altra prestazione di livello, possibilmente condita da qualche punto. E così è stato, la continuità auspicata si è vista eccome, per fortuna. Meglio di così non poteva andare, anche perché il gol dell'1-1 è arrivato al quarto minuto di recupero, quando sembravano sfumare le speranze dei rossoblù.

A fissare il punteggio sull'1-1 è stato il migliore in campo: Naithan Nandez, che lanciato alla perfezione da Duncan si è inserito alle spalle del difensore partenopeo per piazzare la zampata vincente a pochi passi da Meret. Pareggio giusto per quanto visto in campo, perché la truppa di Semplici, pur con tutti i suoi limiti, ha messo in campo uno spirito che avremmo voluto vedere in tutto il campionato. 

L'avvio è stato sorprendente soprattutto per le scelte del tecnico: Cragno subito in campo, Joao in panchina pensando al Benevento e Radja come unico rifinitore alle spalle di Pavoletti. L'obiettivo era quello di contenere gli azzurri, chiudere tutti gli spazi e provare ad agire di rimessa. Peccato che dopo 13 minuti la solita mezza dormita della difesa cagliaritana ha spalancato le porte al vantaggio napoletano, con Osimhen bravo a eludere la marcatura di Godin e a battere Cragno. 

Meno male che questo Cagliari è lontano parente di quello di qualche mese fa e la squadra ha saputo reagire già dal primo tempo, creando almeno due clamorose occasioni con Zappa, che ha colpito il palo, e con Pavoletti che di testa ha impegnato seriamente Meret. Buono l'atteggiamento, col risultato che è rimasto in bilico per tutti i novanta minuti, anche se nella ripresa il Napoli ha premuto sull'acceleratore: la traversa di Demme dalla distanza, la paratona di Cragno su Zielinski e il solito Osimhen che ha sfiorato il raddoppio.

Anzi, a dire il vero il centravanti di Gattuso il gol l'aveva trovato, ma Fabbri ha annullato per un fallo del nigeriano su Godin, che onestamente ci è sembrato piuttosto veniale. Scampato il pericolo e con la fortuna dalla propria (ogni tanto serve anche quella), Semplici ha aumentato il peso dell'attacco, inserendo prima Simeone, poi Cerri, che hanno permesso alla squadra di guadagnare metri. 

I rossoblù hanno creato tanto (il colpo di testa di poco a lato di Lyko, la girata di Pavoletti con la risposta miracolosa di Meret) e da questo punto di vista il pareggio è meritato. Una nuova iniezione di fiducia era quello che ci voleva per cominciare al meglio la settimana che condurrà allo scontro salvezza contro il Benevento. E i sardi ci arriveranno con un punto in più rispetto alla squadra di Inzaghi. Mica bazzecole di questi tempi. 

Francesco Cucinotta