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26 Aprile 2021

Battuta anche la Roma: ora il Cagliari è artefice del proprio destino

Terza vittoria consecutiva per i rossoblù: stavolta a pagare dazio è una grande, la Roma di Paulo Fonseca, che si arrende 3-2 alla Sardegna Arena. Rossoblù che agganciano il quartultimo posto e intravedono la luce

Operazione aggancio riuscita. Nel giro di nove giorni è cambiato tutto: da un penultimo posto sfiorato durante la sfida col Parma all'aggancio al treno salvezza. Nove punti in nove giorni, per rilanciare pesantemente le speranze di un futuro ancora nella massima serie e soprattutto per vivere le ultime cinque giornate da artefici del proprio destino. Manca ancora tanto, ma le prospettive sono evidentemente cambiate. 

Dopo Parma e Udinese, ieri alla Sardegna Arena il Cagliari ha avuto la meglio su una delle grandi del campionato, la Roma di Paulo Fonseca. Una Roma, chissà, distratta dalla semifinale di Europa League in programma giovedì contro il Manchester United, una Roma che ha lasciato diversi big in panchina, salvo poi rispolverarli a gara in corso quando probabilmente era già troppo tardi. Però questo non toglie nulla all'impresa di un Cagliari che ha meritato la vittoria, nonostante le solite sofferenze lungo il corso dei novanta minuti e soprattutto nelle fasi finali del match.

Rossoblù che finalmente stanno giocando da squadra: uniti nel difendere il risultato, compatti nell'attaccare e cinici nel momento di assestare i colpi vincenti. La squadra di Semplici ha sofferto tanto il possesso palla giallorosso, ma già dopo quattro minuti è passata in vantaggio sull'asse Nandez-Joao-Lykogiannis: il primo bravo a incunearsi sulla destra e a mettere un rasoterra a centro area, dove il brasiliano, col tacco, ha liberato sul secondo palo il greco per la più semplice delle battute a rete. 

Il cinismo sotto rete che a lungo è mancato in questa stagione ieri è stato l'arma vincente, perché a metà ripresa, sul punteggio di 1-1, i rossoblù hanno piazzato l'uno-due decisivo con Marin e Joao Pedro. Il rumeno bravo a concludere dalla distanza all'angolino, il brasiliano perfetto nella girata di testa in torsione su corner battuto dallo stesso Marin. A quel punto, Fonseca ha inserito l'artiglieria pesante: Karsdorp, Cristante, Veretout ma soprattutto Mkhitaryan, con i giallorossi che hanno trovato subito il punto del 3-2 con un colpo di testa di Fazio sugli sviluppi di un calcio d'angolo. 

La solita sofferenza finale, con Vicario decisivo su una zuccata di Mancini sempre su corner, ma stavolta i tre punti sono del Cagliari. E pazienza per i soliti errori in fase difensiva, per quelli ci sarà tempo. Ciò che conta è che ora il Cagliari ha gli stessi punti del Benevento e del Torino (che però ha due gare in meno) e soltanto due in meno dello Spezia. Fra due domeniche lo scontro diretto con i sanniti, ma prima c'è il Napoli al Diego Armando Maradona. E i rossoblù ci andranno con rinnovata fiducia e con la consapevolezza che da ora in avanti tutto dipenderà da loro. 

Francesco Cucinotta