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26 Marzo 2021

La pandemia ha cambiato (in meglio) le abitudini alimentari degli italiani

Grazie ad una ricerca condotta da BVA Doxa-Unione Italiana Food si è scoperto che a merenda si mangiano più dolci fatti in casa e più frutta

Dopo, oramai, oltre un anno di pandemia, le nostre vite sono evidentemente cambiate: stili di vita modificati in funzione di una maggiore sicurezza sanitaria, ma anche abitudini alimentari del tutto diverse rispetto a quelle di un anno fa.

L’aspetto culinario è cambiato in particolar modo per chi, da un giorno all’altro, è stato costretto a lavorare in smartworking: durante il lockdown dello scorso anno, lo sappiamo, un po’ tutti abbiamo imparato a fare il pane e la pizza in casa; tuttavia le abitudini che sono cambiate maggiormente sono quelle legate allo spuntino di metà mattina/sera.

Una ricerca condotta da BVA Doxa – Unione Italiana Food si è concentrata proprio su questo aspetto ed ha evidenziato che sono ben 11,5 milioni gli italiani (adulti tra 25 e 65 anni) che hanno stravolto la propria routine a tavola.

Nel corso della pandemia, infatti, 2 italiani su 3 – parliamo, dunque, del 66% – hanno modificato la propria merenda in chiave salutista: si mangia più frutta, dolci fatti in casa e yogurt. Oltre a ciò, dall’indagine di Doxa è emerso che il 29% di questi “neo casalinghi” fa uno spuntino molto più frequentemente rispetto all’anno scorso, quando ancora non lavorava da casa.

Tra gli alimenti più amanti e consumati dagli italiani “neo casalinghi” troviamo, oltre a frutta e yogurt e dolci fatti in casa, i crackers, i panini fatti in casa e la pizza.

Possiamo dire, con un pizzico di ironia e altrettanto rincuoro, che non tutti i mali vengono per nuocere: a quanto pare avevamo bisogno di una tremenda pandemia per riscoprire i cibi sani e le buone abitudini culinarie.

 

@Mattia Porcu