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25 Marzo 2021

Venerdì di sciopero: in piazza scuola, rider e trasporti

Appuntamento in numerose piazze italiane

Venerdì di protesta in tutta Italia, diverse le categorie protagoniste, come sono diversi i loro problemi. In piazza faranno sentire le loro voce gli studenti e i docenti, ma anche i rider e i dipendenti delle aziende di trasporto. 

I rider. Una figura che soprattutto negli ultimi anni e con una pandemia in corso, è sempre più richiesta. Ma i dipendenti delle aziende che forniscono un servizio di consegna chiedono un contratto che tuteli il loro posto di lavoro. Si parte dall’aspetto economico, 9 euro lordi l’ora, ma i fattorini chiedono anche di avere tredicesima, ferie e malattie, e quindi il rispetto al contratto della logistica. La mobilitazione in tutta Italia si tradurrà con uno stop alle consegne.

La scuola. Mentre il Governo valuta la riapertura delle scuole anche in zona rossa, dopo Pasqua, il mondo della didattica decide di far sentire la propria voce. Appuntamento domani, venerdì 26 marzo con mobilitazioni in 60 città italiane. E lo scopo è uno: no alla didattica a distanza, si chiede la riapertura in presenza in sicurezza. E non oltre il 7 aprile. 

I trasporti. Il loro contratto è scaduto, ben da quattro anni. Per questo il settore dei trasporti, con le loro organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl ha deciso di far sentire la sua voce. «Nonostante il contratto collettivo di lavoro sia scaduto nel 2017 — fanno sapere i sindacati — le associazioni datoriali continuano a praticare tattiche dilatorie e, pertanto, a nulla sono serviti i tentativi messi in campo dal sindacato per scongiurare lo sciopero».