Avrebbe compiuto 100 anni oggi, l' avvocato Giovanni Agnelli, nato a Torino il 12 marzo del 1921 e morto nel 2003.
Uomo affascinante, Avvocato, elegante ha dettato mode e passioni negli italiani.
Basta dire Fiat e Juventus per capire il calibro di questo imprenditore e uomo straordinario.
La rinascita, il boom economico, il via alla ricostruzione dell' Italia con una ripresa industriale rappresentata dalla Fiat, negli anni 50 molte persone si trasferirono nel nord Italia.
La Fiat mise l' Italia intera su quattro ruote, rappresentata dalla Famiglia Agnelli, e in particolare da Gianni Agnelli, dell' avvocato, del politico, dell' imprenditore. Lui era coinvolto in tutto cio' che amava, la Ferrari, lo sport con la Juventus. La gente pensava che Agnelli fosse un personaggio inventato, era un uomo pieno di idee, il simbolo per molti italiani di quello che l' Italia poteva fare.
Era un playboy Gianni, ma nessuno si scandalizzava. Il nonno di Gianni, creò la Fiat, era un senatore, prese ispirazione dagli Stati Uniti nel 1906 prendendo spunto dalla Ford. Affascinante e attraente, Gianni Agnelli aveva tante passioni, restò orfano a soli 14 anni, la madre era una donna eccentrica, aveva un leopardo come animale domestico. Il padre di Gianni amava la letteratura e l' avventura.
Gianni era il figlio più grande di Edoardo, morto a 40 anni durante un volo su un idrovolante, il nonno a quel puto adottò Gianni dal nonno che lo rese unico erede e lo formò per guidare la Fiat.
Arriva alla guida dell'azienda di famiglia nel 1966, sostituendo il presidente Vittorio Valletta. E poco dopo l'insediamento si trova a dover fare i conti con l'autunno caldo e gli anni a seguire: gli scioperi, le tensioni sociali, il terrorismo. L'Avvocato dimostra grande capacità di mediazione con le parti sociali, tanto da diventare presidente di Confindustria dal 1974 al 1976.
Il nipote di Agnelli, John Elkann ha detto che oggi il nonno "sarebbe contento. Intuì e disse prima degli altri che nel mondo dell'auto sarebbero rimasti sei o sette grandi player globali. Oggi, con Stellantis, siamo uno di questi player".
Agnelli, fu presidente della Juventus, dal 1947 al 1954 di cui fu tiffoso per tutta la vita. Secondo il nipote John, sarebbe contento anche della squadra: "Sarebbe stato fiero e felice di vivere l'ultimo decennio: 9 scudetti consecutivi, quasi il doppio dei 5 che lui visse da bambino negli Anni '30". Qualche delusione in più, invece, per la Ferrari. Altro grande interesse fu l'editoria, sebbene attraverso la Fiat, proprietaria al 100% del quotidiano La Stampa. Nel 1974 Gianni Agnelli fu eletto presidente della Confindustria, il sindacato degli industriali.
Tra le tante sue donne si ricordano le più famose, come Anita Ekberg, Dalila Di Lazzaro e persino Jacqueline Kennedy. Alcune di queste sono state rivelate dalle stesse interessate, magari dopo la sua morte; altre informazioni e foto sono state soffocate sul nascere, da familiari e da illustri collaboratori.
Gianni amava molto anche correre con tutti i mezzi e particolarmente in automobile, ignorando i limiti di velocità, con conseguenze a volte gravi, tra cui l' incidente del 1952, che gli compromise la gamba. Gianni, stava infatti cercando di raggiungere urgentemente a Montecarlo la sua amante, Pamela Digby Churchill, già nuora del famoso statista inglese Winston Churchill, che aveva minacciato di lasciarlo, dopo averlo sorpreso con un'altra donna
L' avvocato Agnelli, causa Covid non potrà oggi essere celebrato per il centenario ma il ministero dello Sviluppo economico gli renderà omaggio emettendo un francobollo speciale in 300mila esemplari: lo stabilimento di Mirafiori sullo sfondo, con davanti un suo ritratto e la firma autografa