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20 Febbraio 2021

Cagliari, una lenta e continua agonia

I rossoblù escono sconfitti dallo scontro salvezza contro il Torino: decide il gol di testa di Bremer. Confronto serrato dopo la gara tra la dirigenza e la squadra: cambio tecnico in vista?

Doveva essere la partita della svolta, l'occasione migliore per tornare in vita, battere la diretta concorrente e scavalcarla, lasciandole il fardello del terz'ultimo posto. Nulla di tutto ciò: il Cagliari ha fallito anche la sfida della Sardegna Arena contro il Torino e si ritrova sempre più impelagato nei bassifondi della classifica, con la differenza che la zona salvezza, che prima distava due soli punti, ora è salita a cinque. 

Il duro confronto subito dopo il match fra dirigenza, allenatore e giocatori lascia pensare che sia vicino il capolinea per Eusebio Di Francesco. Ma al di là di chi potrebbe essere il suo successore (il nome più caldo è quello di Leonardo Semplici, ex SPAL), resta il fatto che il campionato è quasi compromesso. Arrendersi alla B con quindici giornate di anticipo è da pazzi, ma bisogna essere consapevoli che servirebbe un'impresa. E questa squadra, in questo momento, non ne sembra capace. 

Tornando alla gara di ieri, l'approccio è stato anche incoraggiante: il Toro nel primo tempo non ha fatto un tiro in porta, con Cragno protetto alla grande dalla nuova difesa a tre messa a punto da Di Francesco. Le occasioni migliori sono capitate ai rossoblù, specialmente nel finale di frazione. Ma proprio questo è il problema: l'attacco è sterile, Simeone e Joao Pedro spesso giocano lontano dalla porta, si sfiancano e arrivano in area poco lucidi. Mancano le idee e quando capita la palla buona in area, la si sbaglia. 

Un solo gol, di Joao contro il Sassuolo, nelle ultime sette giornate di campionato. Hai voglia ad avere l'atteggiamento giusto e una buona difesa, ma se non la butti dentro sei inesorabilmente destinato a colare a picco. E questo sta capitando a un Cagliari che proprio dopo aver compiuto i cento anni di età sta vivendo una fase di difficoltà che, alla vigilia del campionato, nessuno poteva immaginare. 

All'orizzonte la sfida contro il Crotone allo Scida fra una settimana. Con Di Francesco in panchina? Lo scopriremo nelle prossime ore verosimilmente. Una cosa è certa: non bisogna rassegnarsi così presto, anche se la batosta di ieri pesa e fa male. Che la squadra dia un segno di vita, lo faccia quantomeno per i tifosi, che non meritano questa lunga e infinita agonia. 

Francesco Cucinotta