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10 Febbraio 2021

Sentenza storica a Milano: Apple costretta a fornire ai genitori foto e video del figlio morto

Il colosso del web, invocando la privacy, si era rifiutato di consegnare i ricordi digitali contenuti nel telefono del giovane, andato distrutto nell’incidente

Una sentenza storica del Tribunale di Milano riguardo l’eredità digitale. Infatti, per la prima volta in Italia, un giudice ha ordinato ad Apple, in via cautelare d'urgenza, di consegnare ai genitori di un ragazzo, morto in un incidente stradale un anno fa, i contenuti digitali dall'account del figlio. Lo smartphone del giovane era andato distrutto nello schianto, mentre le foto e i video conservati in cloud risultano comunque recuperabili.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i genitori della vittima avevano provato a convincere Apple spiegando che, per “cercare di colmare almeno in parte il senso di vuoto”, avrebbero voluto rivedere i video e le foto del suo telefonino, comprese le ricette da lui annotate, dato che era uno chef. Un ricordo materiale che la famiglia avrebbe voluto raccogliere in un “progetto dedicato alla sua memoria”. L’azienda californiana, però, aveva negato l'autorizzazione, invocando la protezione dell’identità e la sicurezza dei clienti.

Ma nel Codice della Privacy, in un paragrafo sulla tutela post-mortem, esiste una norma che demanda, alla persona, la scelta in vita se lasciare o no agli eredi la facoltà di accedere ai propri dati. Mentre, in assenza di un suo espresso divieto scritto, essa attribuisce i diritti sui dati del defunto a chi agisca per ragioni familiari meritevoli di protezione.

Per il giudice milanese, dunque, “il legame esistente tra genitori e figli e la volontà di realizzare un progetto che possa tenerne viva la memoria sono elementi che incarnano anche il perseguimento del legittimo interesse richiesto dal Regolamento generale europeo sulla privacy per superare il diniego opposto da Apple per tutelare la sicurezza dei clienti”.

 

@Roberto Piras