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4 Febbraio 2021

Milano, Clochard muore per il freddo: in banca aveva oltre centomila euro

Era nato a Paludi, in Calabria, ma a 17 anni abbandonò la propria famiglia. La sorella: “Decise di diventare un fantasma, per sempre”

Umberto Quintino Diaco, 75 anni, aveva deciso che quella sarebbe stata la sua vita. Quella del clochard, vissuta sotto un mucchio di teli e cartoni nell'ex rampa di carico per le automobili alla stazione di Porta Garibaldi a Milano. La stessa che si è spenta presto, per il troppo freddo. Eppure, della strada avrebbe potuto fare a meno. Infatti, sui suoi conti bancari, Diaco aveva più di 100mila euro, 19mila euro di titoli azionari e una pensione, da Monaco in Germania, di 750 euro al mese.

È il Corriere della Sera a riportare la storia del clochard: Umberto possedeva anche una casa in Calabria e due furgoni intestati, con l'assicurazione pagata. E tra l’altro, quando è stato ritrovato privo di vita, addosso aveva 1.235 euro in contanti.

Era nato il 5 maggio del 1945 a Paludi, in Calabria. A 17 anni, però, come racconta la sorella Chiarina al Corriere, decise di fuggire di casa, voltando le spalle alla famiglia e sparendo per sempre. “Decise di diventare un fantasma. – racconta la donna - Lo abbiamo cercato, non ha mai voluto farsi ritrovare”.

Gli agenti del capoluogo lombardo, intanto, hanno trovato traccia del denaro e dei titoli nella casella postale del Sam, ovvero il Servizio di accoglienza milanese della Caritas. A quanto pare, la casella era stata la sola cosa che Quintino aveva chiesto, nonostante le numerose richieste degli operatori di poterlo aiutare.

 

@Roberto Piras