L’eredità di Diego Armando Maradona continua a far discutere. Che fine faranno le reliquie del Pibe de Oro? Secondo diverse indiscrezioni, ancora non c’è una risposta certa, dato che i famigliari dell’ex calciatore argentino “non erano (e non sono) d'accordo su nulla”.

I cinque figli, infatti, pur trattandosi solo di una porzione dei beni, faticano a trovare un'intesa su cosa fare. Il tutto è stato discusso nella chat su WhatsApp che annovera Dalma, Gianinna, Diego junior, Jana e Dieguito Fernando, il piccolo che è rappresentato dalla madre Verónica Ojeda e dal suo socio e avvocato Mario Baudry.

Dopo oltre due mesi dalla morte del Diez, le opzioni possibili sembrano essere tre: o questi oggetti saranno raccolti in un museo; o saranno venduti in un'asta internazionale, o comunque a collezionisti privati, distribuendo il ricavato tra gli eredi; oppure rimarranno in possesso della discendenza diretta legalmente riconosciuta.

Ma di quali beni parliamo esattamente? Molti sono oggetti di importante valore storico, altri sono la testimonianza diretta dell'amicizia molto stretta con vari personaggi politici, come una lettera di Fidel Castro. Altri invece sono legati al mondo del calcio, come maglie prestigiose e premi vari. Pensiamo, ad esempio, alla riproduzione della Coppa del Mondo sollevata in Messico nel 1986, e ancora il pallone di platino che la Fifa consegnò all'ex calciatore che inventò il gol del secolo.

Insomma, tutti tesori oggetto della discussione, sui quali ancora non c’è un’intesa anche per un altro fattore. Nel conto totale, infatti, manca ancora il contenuto delle due casseforti rinvenute a Dubai e di un'altra porzione di cimeli. L'ex moglie di Diego, Claudia Villafañe, madre di Dalma e Janina, conserva circa 400 oggetti, la cui proprietà è ancora discussa in tribunale. La donna non ha mai restituito nulla, nonostante gli appelli del giudice, ma adesso gli altri figli di Maradona le hanno fatto sapere che anch’essi fanno parte dell'asse ereditario da dividere.

@Roberto Piras