Gli studiosi si sono pronunciati: tra circa 140 anni gli abitanti del pianeta Terra vivranno le stesse condizioni che hanno caratterizzato il Massimo termico del Paleocene-Eocene, ovverosia quel periodo in cui il riscaldamento globale ha raggiunto livelli tali da modificare la vita sulla Terra.

140 anni sembrano tanti? E invece si tratta di un futuro molto vicino.

Gli scienziati spiegano che se le emissioni di CO2 continueranno con il tasso attuale, nel 2159 la quantità di anidride carbonica rilasciata nell’aria sarà identica a quella del PETM.

56 milioni di anni fa, infatti, le temperature globali aumentarono di 5-8 gradi con picchi massimi di 23 gradi, i poli non erano ghiacciati, nell’Artico passeggiavano i coccodrilli tra le palme, le specie animali marine oceaniche si estinsero in massa; le terre emerse si ridussero, gli animali sopravvissuti diventarono più piccoli e, in cerca di temperature più basse, migrarono a nord.

Per farla breve: la vita sulla Terra cambiò drasticamente.

Secondo i ricercatori, dunque, il futuro che ci attende dietro l’angolo è seriamente terrificante.

Cosa accadrà, pertanto, tra 140 anni o più?

Nel 2159, secondo i calcoli, ci saranno 3000 gigatoni di carbonio nell’atmosfera: ma questo è niente, per il picco massimo si raggiungerà nel 2278, quando i gigatoni toccheranno quota 7126.

Ciò che più preoccupa, però, non è solo questo: la cosa terrificante è che ci vorranno chissà quanti decenni per ridurre le emissioni nell’aria e, di conseguenza, tornare ad una situazione ideale per la vita sulla Terra.

@Mattia Porcu