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1 Febbraio 2021

Cagliari beffato dal Sassuolo, ma la squadra è viva

I tre punti sfumano al 94' per i rossoblù: il Sassuolo pareggia il vantaggio di Joao Pedro con Jeremie Boga nell'ultimo minuto di recupero. Un beffa atroce, ma a sprazzi si è visto un buon Cagliari

Era già successo contro lo Spezia, ma a queste cose non ci si abitua mai. I rossoblù conducevano per 1-0 fino al minuto 94 grazie al gol di testa di Joao Pedro, poi, quando tutti aspettavano solo il fischio finale del signor Mariani, la doccia fredda, con Jeremie Boga lesto a scappare a Sottil e a piazzare la zampata dell'1-1. Fra la delusione dei giocatori, del mister e dei tifosi davanti alla tv. Una mazzata, se si considera che era quasi fatta per quei maledetti tre punti che mancano ormai da quasi tre mesi. 

Invece bisognerà attendere. Vero che è stata interrotta la serie negativa di sconfitte, vero che il Cagliari ha ripreso il Torino al terz'ultimo posto in classifica, ma quelli di ieri sono due punti persi. C'è da dire che il Sassuolo ha fatto la partita, dominando nel possesso palla e confezionando più occasioni da gol rispetto ai sardi, sulle quali spesso Cragno è dovuto intervenire alla sua maniera, però brucia essere raggiunti in questo modo. 

Anche perché l'azione del pareggio neroverde è frutto delle solite disattenzioni da parte dei rossoblù: Oliva non può lasciarsi scappare Oddei e non può lasciarlo crossare liberamente, ma soprattutto Sottil, che non è propriamente un difensore, questo va detto a sua parziale discolpa, si dimentica di seguire Boga, che, tutto solo sul secondo palo, non deve far altro che depositare in rete il pallone della beffa. 

Su queste cose Di Francesco dovrà lavorare parecchio, anche perché pure nel primo tempo si sono intraviste queste amnesie a livello difensivo, ma nonostante bruci ancora il risultato di ieri, vogliamo essere positivi e fiduciosi per il futuro. Considerata la situazione delle due squadre, il Cagliari ha anche interpretato una buona gara, con la giusta aggressività e con un centrocampo inventato per le assenze di Nandez e di Duncan, oltre a quella nota di Rog.

Proprio dal centrocampo però sono arrivate le indicazioni più incoraggianti: Nainggolan è in crescita fisica e Deiola, arrivato da ventiquattro ore, ha dovuto giocare subito da titolare, senza demeritare. Ma soprattutto si è visto un grande Marin nel ruolo di mezzala. Oltre al cross per il gol di Joao, inserimenti continui, ripiegamenti in difesa e una gara da motorino incessante. Abbastanza per non riproporlo in regia, un ruolo evidentemente non nelle sue corde.

A proposito, resta da risolvere il problema regista: Oliva è troppo timido, anche se ci si può lavorare. Questa sera alle 20 lo stop alle trattative invernali: la dirigenza è a caccia dell'ultimo colpo (Pulgar?) per sistemare definitivamente la mediana. Dopodiché bisognerà continuare a rimboccarsi le maniche sul campo. Per ora accontentiamoci dei primi timidi segnali di risveglio. 

Francesco Cucinotta