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27 Gennaio 2021

Quando lo smart working diventa mobile

Nissan ha lanciato il concept Caravan NV350 office per lavorare in smart working in giro per il mondo

Ammettiamolo: quanto è comodo lo smart working? Lo si fa in tuta o, addirittura, in pigiama, e magari persino al caldo sotto le coperte letto. Un vero e proprio sogno sino all’anno scorso quando non immaginavamo che potesse realmente diventare realtà.

Ammettiamo anche, però, che ora essendo diventato normalità ci ha un po’ stufato: ma, sicuramente, quando un domani torneremo in ufficio, dopo l’euforia del primo giorno causata dall’incontro con i nostri colleghi, rimpiangeremo il lavoro da remoto e tutti i comforts annessi.

Ebbene, a tal proposito il marchio automobilistico Nissan ha avuto una grande idea: durante il Salone dell’auto di Tokyo (svoltosi, chiaramente, online), Nissan ha presentato l’Office Pod Concept; e, manco a dirlo, moltissimi hanno gradito l’ingegnosa idea a tal punto che, addirittura, vorrebbero acquistarne uno.

Questa concept car, oltre ad essere un vero e proprio Van funzionante, mette a disposizione una postazione – mobile, evidentemente – per poter lavorare con tutti i comfort ed i collegamenti che ci servono: è presente una scrivania, il cui design è anche di un certo livello, ed una sedia ergonomica, entrambe firmate dall’azienda di design Herman Miller.

Ma non è finita qui: oltre ad un vasto corredo energetico – che ci permette di avere un frigorifero, una macchina del caffè ed un bollitore, il concept van offre anche la possibilità di trasformare, grazie ad un sistema di rulli, il vano ufficio in un terrazzino sul tetto; ottima idea per terminare al meglio la giornata dopo ore interminabili di lavoro.

Per adesso, purtroppo, è solo un concept: ed in quanto tale non è ancora né in produzione né, tantomeno, in vendita; l’idea, però, è piaciuta a tanti, anche se sicuramente il prezzo non sarà per tutte le tasche.

Ricapitolando, dunque: smart working, con tutti i comfort del caso, e la possibilità di cambiare la location ogni qual volta si voglia.  Cosa vogliamo di più?

 

@Mattia Porcu