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19 Gennaio 2021

Usa, resta tre mesi nell'aeroporto di Chicago per paura del Covid

Il 36enne californiano è stato poi scoperto e arrestato, con l’accusa di furto e violazione di un’area riservata dello scalo

Una notizia alquanto strana e curiosa. Pare che un uomo californiano, un certo Aditya Singh, 36 anni, sia rimasto per tre mesi nascosto all’interno dell’aeroporto di Chicago, “per paura del Covid-19”. Così ha dichiarato alle autorità.

L’uomo, disoccupato e senza precedenti penali, era arrivato circa tre mesi fa, il 19 ottobre, con un volo partito da Los Angeles. Da lì in poi, Singh non ha lasciato più l’aeroporto. Ora, però, l’uomo è stato scoperto e arrestato, con l’accusa di violazione di un’area riservata dell’aeroporto e furto.

Purtroppo per lui, secondo quanto riportato dal Chicago Tribune, l'arresto è avvenuto dopo che Singh è stato trovato in possesso di un badge non suo, ma che apparteneva a un dipendente dello scalo che lo aveva smarrito lo scorso 26 ottobre. Così l’uomo californiano era riuscito a vivere in un’area riservata dell'O'Hare International Airport, senza dover mai uscire dalla struttura.

Anche il cibo non è stato un problema. Infatti, nonostante le attività siano in questo periodo ridotte a causa della pandemia, in un aeroporto è sempre facile reperirlo. E a quanto pare, inoltre, nel corso dei tre mesi altri passeggeri in transito gli hanno offerto da mangiare.

Quando Singh è stato scoperto e arrestato, si è semplicemente scusato dicendo di aver troppa paura di tornare a casa per causa del Covid-19.  Tutto davvero molto curioso.

 

foto @cnn

@Roberto Piras