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18 Gennaio 2021

Secondo uno studio Apple Watch può diagnosticare il Covid

La ricerca, condotta dal professor Michael Snyder, dimostra come la frequenza cardiaca vari durante l'incubazione: questo può essere segnalato dall'Apple Watch

È dall’inizio dell’attuale situazione emergenziale legata alla pandemia che si svolgono, ininterrottamente, degli studi per capire se e come la tecnologia può aiutare nella caccia alla Covid.

Uno dei gadget tech tenuti più in considerazione è, senza dubbio alcuno, l’Apple Watch: specialmente le ultime due generazioni che permettono, addirittura, di eseguire un ECG.

E proprio grazie a queste sue peculiari, oltre che preziose, caratteristiche, è stato notato che lo smart watch di Apple è capace di rilevare cambiamenti a livello cardiaco – anche minimi – fino a 7 giorni prima della comparsa dei primi sintomi che il Sars-Cov2 provoca.

Secondo uno studio in particolare, quello realizzato dal Mount Sinai Healt System e condotto dal professor Michael Snyder, è stato dimostrato come la frequenza cardiaca di circa due terzi di 300 operatori ospedalieri sia notevolmente variata durante l’incubazione del Covid: per arrivare a questa scoperta è bastato far indossare – dal 29 aprile al 29 settembre 2020, per 5 mesi – l’Apple Watch a tutti i 300 operatori sanitari.

E durante questo periodo gli studiosi sono riusciti, senza troppi problemi, ad individuare coloro i quali hanno contratto il virus: ciò che stupisce, ancora, è che l’individuazione è avvenuta dai 4 ai 7 giorni prima che i sintomi comparissero.

I risultati di questo studio – e non solo – sono così interessanti (e, se vogliamo, anche rassicuranti) che il team ha deciso di creare una sorta di “sistema di allarme”: senza troppi giri di parole, i possessori del Watch vengono avvisati ogni qual volta la frequenza cardiaca cambia con fluttuazioni del battito diverse nonché prolungate nel tempo.

Ed è ancor più interessante il fatto che Apple Watch (ed altri orologi smart in commercio) riesca a tracciare le variazioni del battito cardiaco in tutti i soggetti che contraggono il virus, anche in quelli che non presentano sintomi alcuni della malattia: ovverosia gli asintomatici.

Evidentemente, non ci sarebbe bisogno di dirlo, Apple Watch (o qualsiasi altro smart watch in commercio) non può e non deve sostituire un test specifico come può essere un tampone, molecolare o antigenico che sia: può, piuttosto, aiutarci a controllare i nostri parametri più spesso, visto e considerato che lo abbiamo al posto 24 ore su 24, diventando un test – non invasivo – continuo.

 

@Mattia Porcu