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15 Gennaio 2021

#ioapro la protesta dei ristoratori 15.01

Prende piede in tutta Italia, la protesta contro le restrizioni del Dpcm che vede ancora i ristoranti chiusi e le palestre. Ristoratori e non solo pronti a violare le regole

Le attività sono in sofferenza, la crisi economica sta mandando in crisi milioni di aziende,  bar e ristoranti storici ma anche palestre e attività neonate. I ristori non bastano e ad alcuni non arrivano. Nasce così un movimento da nord a sud dello stivale.  Oggi 15 gennaio,  Io Apro, iniziativa social che invita ristoranti e bar a restare aperti contro le restrizioni anti-Covid varate dal governo nel prossimo Dpcm

 

Pagina Fcebook: https://www.facebook.com/ioapro1501

 

 

Anche Vittorio Sgarbi si scatena contro il governo e invita tutti ad aprire

 

 

“Chi sono questi per dirvi di chiudere? Sono 18 co…”  e ancora continua Sgarbi  “Aprite, le multe gliele faremo mangiare”

C’è però anche chi dice no, Fipe Confcommercio invita i suoi aderenti a non partecipare alla protesta. La Federazione Italiana Pubblici Esercizi dice di comprendere «la frustrazione e il senso di spaesamento di tanti esercenti», ma li invita a non andare contro la legge rischiando sanzioni da 400 euro in su per ristoratori e clienti.

«Il Ministero dell’Interno», spiega la Fipe, «è stato molto chiaro sui provvedimenti di controllo che verranno adottati nei confronti di chi non rispetta la legge. Inoltre, ci siamo battuti per mesi a difesa della reputazione del settore, trattato in modo sproporzionato dai provvedimenti come fonte di contagio e non valorizzato come attività essenziale. Se in seguito ad aperture forzose si dovesse casualmente registrare un nuovo picco nei contagi, l’intera categoria sarebbe ulteriormente danneggiata anche da questo punto di vista»