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15 Gennaio 2021

Covid, boom di richieste di divorzio con il lockdown: +60% nel 2020

Gian Ettore Gassani, avvocato matrimonialista, afferma: “La pandemia ha creato lʼemergenza familiare, non solo quella economica”

Arriviamo da un difficile 2020. Un anno particolare, pesante e doloroso. Il lockdown, parola fino a poco tempo fa sconosciuta a molti, ha portato, tra le altre cose, una discreta quantità di stress che ha inevitabilmente condizionato le nostre vite. A quanto pare, soprattutto quella matrimoniale.

Sì, perché secondo l'Associazione Nazionale Divorzisti Italiani, nel 2020 le separazioni sono aumentate rispetto al 2019 del 60%. Di queste, il 40% sarebbero dovute ad infedeltà coniugale, anche virtuale, il 30% per violenza familiare e il 30% altre cause.

Il presidente dell’associazione, l’avvocato Matteo Santini, ha affermato: “Sono aumentate tantissimo le richieste di separazione dovute principalmente alla convivenza forzata che è poi la fonte di tutti i problemi principali che ci sono all'interno di una coppia – aggiungendo – Un conto è condividere i weekend e le sere, un conto è condividere l'intera giornata con tutti i problemi relativi all'emergenza sanitaria: stress sanitario per la malattia, mancanza di lavoro, convivenza con i figli con le difficoltà connesse alla didattica a distanza. Questo comporta un'esplosione emotiva che porta al desiderio di allontanamento e alla richiesta di separazione”.

Secondo gli avvocati poi, il 40% dei casi di divorzio è avvenuto perché, con il lockdown, è stato più difficile nascondere le doppie vite che molti coniugi infedeli conducevano prima della chiusura causa Covid. 

Sul tema si è espresso anche il presidente dell'Ami, l'avvocato Gian Ettore Gassani: “Vivere sotto lo stesso tetto per tanti mesi specialmente per le coppie in crisi ha prodotto situazioni insostenibili ed è evidente che tutte queste tensioni non potevano non comportare un aumento delle separazioni”. Tra l’altro, l’Ami ha evidenziato un altro aspetto molto delicato. Secondo l’associazione, infatti, durante lo scorso anno le richieste di separazioni sono aumentate del 30%, di cui la metà sono giudiziali, quindi non consensuali. È aumentata purtroppo anche la percentuale dei femminicidi, + 20%, e quella delle violenze all'interno della famiglia, +70%.

Il dato che è rimasto costante, nonostante il periodo Covid, è la differenza tra il Nord e il Sud Italia. Secondo entrambe le associazioni, infatti, le separazioni al Nord sono il doppio di quelle del Meridione: 450 separazioni ogni mille coppie al Nord, contro le 200 al Sud.

 

@Roberto Piras