News

12 Gennaio 2021

WhatsApp, molti abbandonano l’app per passare a Signal: qual è il motivo?

Le nuove impostazioni sulla privacy della popolare app hanno destato molti sospetti, ma noi italiani possiamo stare tranquilli

Se non accetti, niente WhatsApp. Questo è un po’ il sunto di quello che prevedono le nuove impostazioni sulla privacy, introdotte dalla popolare piattaforma di messaggistica dopo l’ultimo aggiornamento.

In pratica, gli utenti sono costretti ad accettare obbligatoriamente queste condizioni entro l’8 febbraio, pena la perdita del proprio profilo. Un’imposizione che non è piaciuta a molti, causando una vera e propria migrazione su altre app concorrenti. Una su tutte, Signal.

Ma perché proprio Signal? Perché anch’essa è un servizio gratuito e open source, con la differenza che fa della sicurezza il suo punto di forza, cosa che invece non si può dire nei confronti dell’app di Zuckerberg. Rispetto alle altre concorrenti, infatti, Signal salva sui propri server solamente il giorno in cui l'utente si connette al servizio, mentre le conversazioni e i file restano memorizzati sul dispositivo.

Anche lo stesso Elon Musk, neo-uomo più ricco al mondo, ha deciso di contestare questa scelta di WhatsApp, consigliato a tutti l’utilizzo di Signal attraverso un emblematico tweet.

 

 

In realtà, c’è da precisare un aspetto molto importante. Queste nuove condizioni di privacy, previste dal nuovo aggiornamento dell’app, riguardano tutto il mondo tranne l’Europa. Nel nostro continente, infatti, la sicurezza individuale in questi termini viene difesa da un garante europeo, grazie alla presenza di diverse normative privacy molto più rigide, così come di un regolamento comunitario sulla protezione dei dati personali. Insomma, noi italiani possiamo stare più che tranquilli. Almeno fino a quando non verranno presi altri accordi.

 

@Roberto Piras