Dopo aver bloccato l'account del Presidente uscente Donald Trump, Twitter ora ha deciso di fare lo stesso con l'account del giornale Libero Quotidiano.
Il profilo, essendo “limitato temporaneamente”, è ancora online ma per accedervi bisogna leggere un'avvertenza: “Attenzione: questo account è temporaneamente limitato. L'avviso qui presente ti viene mostrato poiché l'account in questione ha eseguito delle attività sospette. Vuoi davvero proseguire?”. Basterà un semplice click e tutto torna normale.
Ma vi è un problema: i cinguettii del quotidiano fondato e diretto dall'eccentrico Vittorio Feltri non appaiono normalmente nella timeline dei seguaci; la loro diffusione, dunque, è ridotta, proprio com'era accaduto al Tycoon prima della definitiva chiusura del suo profilo Twitter.
Censura o non censura? È un po' presto per dirlo, anche perché si attende ancora la risposta di Twitter.
Si pensa, comunque, che alla base di questo temporaneo ban vi sia una quantità anomala di segnalazioni: quando avviene ciò, infatti, in automatico Twitter limita l'account incriminato.
Il problema, in questo caso, è che si tratta dell'handle di un quotidiano di informazione e non di un privato cittadino: molti utenti richiedono, infatti, una revisione delle regole dei social perché gli standard richiesti per un organo di informazione devono necessariamente essere diversi da quelli per l'account di un privato.
@Mattia Porcu