Siamo nel 2016, precisamente il 6 gennaio. Samuel sta camminando tra i portici di Bologna quando il suo smartphone riceve una notifica. È morto David Bowie. Lo choc del ragazzo è talmente forte da scaraventarlo fuori dal tempo, in un futuro completamente diverso dalla realtà attuale.

Così comincia Saetta Rossa, il graphic novel di Marco B. Bucci e Riccardo Atzeni, pubblicato da Panini Comics e in uscita il 10 gennaio (dall'11 in fumetteria e libreria), per l’anniversario della morte dell’artista inglese che l’ha ispirata.

Il fumetto racconta appunto la storia di un ragazzo, Samuel, in costante ricerca di sé stesso, immerso in un viaggio personale che non sarà privo di rinunce e sofferenze. Bowie non è il protagonista della vicenda. Piuttosto una specie di filo conduttore, una figura ispiratrice che appare per guidare Samuel attraverso una realtà in cui tutto è diverso.

Sullo sfondo del racconto invece, troviamo un mondo in cui non esistono le barriere di genere né di orientamento sessuale. Un futuro in cui essere pienamente se stessi non solo è possibile, ma persino la normalità. Un mondo in cui la povertà non esiste, dove tutto è regnato dei software, e nel quale si vota una volta ogni sei mesi, ma solo per scegliere il tema storico in cui vivere. Esiste però una minoranza di popolazione che resiste a tutto questo, gli Spenti, che preferiscono vivere disconnessi dal grande software globale.

Insomma, quella di Bucci e Atzeni è una storia di fantascienza davvero interessante, in bilico tra l’utopia e la distopia. Sicuramente un inno alla libertà individuale e al diritto di decidere chi essere e come vivere, seguendo l’esempio di David Bowie. In fin dei conti, non esiste un mondo giusto e uno sbagliato.

@Roberto Piras