Ben 20 candeline per iTunes e 14 per l'iPhone: rispettivamente, il software più popolare di Apple, ed il dispositivo che ha rivoluzionato il concetto di “telefono cellulare” (chi, oramai, chiama ancora così il proprio smartphone?) e che ha definitivamente dato una sterzata al nostro modo di vivere, specialmente nel 2020 segnato dalla pandemia e dal conseguente distanziamento sociale obbligato.

Furono presentati e lanciati dal compianto e geniale Steve Jobs durante il MacWorld – l'evento che l'azienda della Mela organizzava ogni anno per svelare al pubblico i nuovi software e dispositivi – il 9 gennaio 2001 (iTunes) e, poi, il 9 gennaio 2007 (l'iPhone).

iTunes, divenuto poi iTunes Store, ha letteralmente cambiato non solo la fruibilità della musica ma anche l'industria della musica stessa: se da una parte ha dato una mano a quest'ultima che arrancava dietro la pirateria, dall'altra iTunes e le sue librerie musicali decretarono la definitiva dipartita dei CD.

Ma la dipartita è stata anche dello stesso iTunes: con l'arrivo dei servizi di streaming – come Spotify, per esempio – il software musicale di Apple è diventato obsoleto.

L'azienda di Cupertino, nel 2019, ha così deciso spegnere la piattaforma scindendola, però, in 3 diverse applicazioni: Apple Music, Apple Tv, ed Apple Podcast.

Dalle ceneri di iTunes, insomma, non è venuta fuori solo musica ma anche film e serie tv e tantissimi podcast: scelta, questa dell'entertainment a tutto tondo, che – stando almeno ai dati dello scorso anno – pare essere del tutto azzeccata ed apprezzata dagli utenti.

@Mattia Porcu