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6 Gennaio 2021

Un'altra sconfitta e per il Cagliari ormai è crisi nera

Nel giorno della Befana, i rossoblù vedono le Streghe: alla Sardegna Arena vince il Benevento, che con le reti dell'ex Sau e di Tuia ribalta il vantaggio di Joao Pedro. Per gli uomini di Di Francesco è crisi profonda

Non ci siamo, va tutto male. Nel giorno della verità, quando tutti si aspettavano una vittoria scaccia-crisi, arriva un altro passo falso da parte dei rossoblù. Stavolta contro una diretta concorrente per la salvezza, contro una squadra che, sulla carta, è qualitativamente inferiore rispetto ai sardi, ma che ha da insegnare ai ragazzi di Di Francesco in quanto a grinta e compattezza. 

Va tutto male, dicevamo: le assenze continuano a pesare, la squadra ha un assetto difensivo a dir poco rivedibile, le decisioni arbitrali non sono state benevole, il tecnico, specialmente nella ripresa, è sembrato avere le idee poco chiare, ma soprattutto sono saltati i nervi. Se un guerriero come Nandez, dopo essere stato spostato di ruolo per tre volte, perde la testa e si fa espellere, evidentemente c'è qualcosa che non va. Sul piano mentale, in primis. 

E pensare che la prima mezzora del match era stata anche incoraggiante: Nainggolan subito nel vivo del gioco cagliaritano, cercatissimo dai compagni e ottimo nel suo ruolo di playmaker e di allenatore in campo. Fin quando le gambe hanno retto, il Ninja è stato decisivo, rendendo chiaro quanto sia stata pesante la sua assenza nei primi mesi della stagione. Bene anche Pavoletti, in gol di testa in avvio (annullato da Abbattista per presunta carica al portiere) e autore dell'assist per la zampata da opportunista di Joao Pedro (già in doppia cifra in classifica marcatori).

Eppure i segnali negativi comunque non sono mancati: Caligara, titolare a sorpresa, ci è sembrato avulso dal gioco e poco cercato dai compagni, Tripaldelli ha spinto poco, ma soprattutto la coppia dei centrali composta da Walukiewicz e Ceppitelli non ha funzionato. L'ex Marco Sau è scappato due volte alle spalle dei due, e nella seconda occasione ha trovato il più classico dei gol dell'ex. A un minuto dall'intervallo è stato il difensore Tuia, solissimo in area, a svettare di testa per il vantaggio sannita. Con i due centrali immobili su un pallone alto che sarebbe dovuto essere di loro competenza. 

Nella ripresa, a parte qualche guizzo del neo entrato Sottil, il nulla più totale. Di Francesco ha effettuato quattro cambi, con l'effetto di stravolgere l'assetto tattito della squadra e di creare più confusione che pericoli veri e propri dalle parti di Montipò. Fino all'epilogo finale con l'espulsione di Naithan Nandez (l'uruguaiano salterà come minimo le prossime due partite contro Fiorentina e Milan) e col fischio finale che ha sancito la terza sconfitta consecutiva. 

Per fortuna, a parte lo Spezia, delle squadre che stanno sotto al Cagliari non ha vinto nessuno, ma la situazione si fa veramente ingarbugliata. Ci avviamo al giro di boa con appena 14 punti in saccoccia e con sole due lunghezze di vantaggio rispetto al terzultimo posto. Di questo passo si spalancheranno per i rossoblù le porte dell'inferno e la posizione del tecnico si farà inevitabilmente sempre più traballante. 

Francesco Cucinotta