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3 Gennaio 2021

Lego dice basta a soldatini e carri armati

L’azienda danese Lego, tra i più importanti produttori di giocattoli al mondo, ha deciso di mettere fine alla produzione di soldatini e carri armati e il ritiro di tutti i suoi modelli legati all’ambito della guerra

L’azienda danese Lego, tra i più importanti produttori di giocattoli al mondo, ha deciso di mettere fine alla produzione di soldatini e carri armati e il ritiro di tutti i suoi modelli legati all’ambito della guerra.

Questa decisione segue una lunga serie di iniziative di conversione che stanno portando la casa danese a rendere sempre più etici e sostenibili i suoi prodotti e maggiormente attento il suo ruolo sul mercato dei giocattoli.

Dopo la scelta di incominciare a costruire alcune linee con plastica biologica e di produrre mattoncini braille per i bambini ipovedenti, la Lego sceglie di non produrre più giocattoli rappresentanti conflitti o combattenti. 

La decisione è giunta  in concomitanza con il ritiro del modellino V-22 Osprey, un aereo militare usato in conflitti in Afghanistan, Iraq, Mali, Yemen e Siria.

Queste scelte hanno aumentato notevolmente le vendite, in un mercato in contrazione a causa della pandemia. L’azienda Lego fondata nel 1932 dal falegname danese Ole Kirk Kristiansen prende il suo nome dall’l’abbreviazione delle parole danesi “Leg Godt”, che significano “gioca bene”.

Alcuni anni fa aveva sfiorato il fallimento, prima di avviare una profonda ristrutturazione che la ha portata a cambiare approccio, verso un crescente spirito positivo e valoriale che gli è valso oggi il primato mondiale nel settore dei giocattoli e dell’intrattenimento per bambini.

“Abbiamo una politica etica di lunga data perciò non vogliamo più creare giocattoli che includano veicoli militari”, ha detto Ryan Greenwood, portavoce della società.