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3 Gennaio 2021

Cagliari, dopo la batosta contro il Napoli serve un'inversione di rotta

I rossoblù perdono 4-1 contro il Napoli nella prima gara del 2021 e sprofondano nei bassifondi della classifica. Oggi il via alle trattative invernali, ma a cambiare deve essere soprattutto l'atteggiamento in campo

Il Cagliari comincia il 2021 come aveva terminato il 2020: con una sconfitta. E che sconfitta. Se contro la Roma i sardi avevano fatto intravedere sprazzi di buon gioco, ieri alla Sardegna Arena il Napoli di Gattuso ha fatto la voce grossa per tutti i novanta minuti. E non valga da alibi l'espulsione per doppio giallo di Lykogiannis (esagerato il signor Manganiello nel sventolare il secondo cartellino in faccia al greco), perché i rossoblù hanno sofferto il Napoli dall'inizio alla fine del match. Azzurri in controllo totale, forti soprattutto della superiorità sul piano tecnico rispetto ai sardi. Già nella prima frazione gli uomini di Gattuso erano arrivati al tiro in diverse occasioni, capitalizzando col solo Zielinski, bravo a scaricare il proprio mancino sotto la traversa. 

Nella ripresa il pareggio del solito Joao Pedro (9 centri in campionato per il brasiliano) ci aveva illuso. Un'illusione durata però una manciata di minuti, perché ancora Zielinski, con un'azione personale, aveva subito ristabilito le gerarchie e il doppio giallo di Lykogiannis aveva di fatto spento le speranze rossoblù. Da allora il tracollo, col Napoli cinico nel trovare altri due gol con Lozano in mischia e con Insigne su rigore. 

Risultato più che giusto per quanto visto in campo: Di Francesco aveva promesso un Cagliari determinato nello spirito ma è stato tradito dai suoi. I rossoblù sono sembrati demotivati, poco ispirati e impauriti al cospetto di una grande squadra. Sottil, Joao Pedro e Pereiro non hanno mai tentato la giocata e l'unica occasione decente, capitata sui piedi di Simeone, è stato frutto di un errore in disimpegno di Manolas più che di una giocata di squadra. 

Le assenze hanno pesato in maniera significativa. Soprattutto quella di Rog in mezzo al campo, perché il Napoli ha vinto la sfida dominando in mezzo al terreno di gioco, dove sarebbe servito come il pane un guerriero come il croato. Il tecnico rossoblù si è trovato costretto a giocare con quegli uomini e a pescare dalla panchina gente come Caligara e Tramoni, evidentemente ancora acerbi per la Serie A. Uno come Ounas avrebbe fatto comodo. Per non parlare di Nainggolan, che a questo punto ci auguriamo di vedere in campo già mercoledì contro il Benevento. 

A proposito di Nainggolan, il suo arrivo non deve indurre la società a credere che il più sia fatto. Il Ninja sarà fondamentale, ma serve necessariamente qualche altro tassello. Il presidente Giulini dia un segnale sul mercato, ma l'inversione di rotta deve passare soprattutto da Di Francesco e dai giocatori, che ieri a tratti hanno messo in mostra un atteggiamento indisponente. Il 6 gennaio si replica alla Sardegna Arena contro il Benevento: sarà un test fondamentale per questo Cagliari. Occorre cambiare registro e occorre farlo subito, perché la vittoria manca ormai da due mesi e perché la zona retrocessione è paurosamente vicina. 

Francesco Cucinotta