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28 Dicembre 2020

La storia di Max, il cane reso celebre dal film “Il Grinch”

Abbandonato sei mesi prima dell’inizio delle riprese, il cane ha cambiato vita grazie alla pellicola. Intanto spuntano altre teorie dei fan

Non c’è Natale nemmeno senza Il Grinch. Il film, diretto da Ron Howard e interpretato da Jim Carrey, uscì nelle sale nel 2000. E oggi, a vent’anni di distanza, continua ad appassionare tante famiglie durante giorni delle festività natalizie.

Oltre allo straordinario Jim Carrey, uno dei personaggi più amati è senza dubbio Max, il fedele cane del Grinch, che vive insieme a lui in cima alla montagna di Chinonsò. Come possiamo dimenticarci della scena in cui viene travestito da renna, con un corno in testa e un naso rosso, per rubare il Natale a tutto il villaggio? Impossibile scordarla.

Ebbene, il cane, che ha interpretato Max nel film, in realtà non era un maschio, ma una femmina di nome Kelley. L’esemplare, inoltre, era stato abbandonato dal suo precedente proprietario in un canile, appena sei mesi prima delle riprese del film. Da lì in poi però la sua vita è cambiata, quando è Kelley stata addestrata per prendere parte al cast della pellicola natalizia. In realtà, alle riprese non ha partecipato però un solo meticcio, ma altri sei (Kelly, Chip, Topsy, Stella, Zelda e Bo).

 La vera storia delle origini di Max è stata trasmessa in tv solo qualche giorno fa e, con l’uscita del film su Netflix, che ha fatto crescere ancor di più la sua popolarità, si è fatta strada un'altra teoria sulla vita del cane.

Secondo alcuni fan, siccome il Grinch nella storia riceve i regali non desiderati, che arrivano da lui tramite lo scarico dell'immondizia di Chinonsò, anche Max potrebbe rappresentare un regalo indesiderato per qualcuno. Il Grinch, infatti, incontra il cane proprio dopo essersi trasferito sulla cima della montagna. Insomma, sembra proprio che Max rappresenti un regalo natalizio non voluto di qualche famiglia e che, per questo, sia stato buttato via e poi salvato dal Grinch. Una conferma, quindi, che porta ad una conclusione: quello che si è voluto rappresentare nel film, con la storia dell’amato Max, è esattamente la stessa storia che ha dovuto passare parallelamente Kelley, attrice a quattro zampe della pellicola.

Se così fosse, da oggi il film acquisterebbe ancora più fascino.

 

@Roberto Piras