News

20 Dicembre 2020

Un altro pareggio: a quando il salto di qualità?

Lasagna risponde al vantaggio su punizione di Lykogiannis: è 1-1 fra Cagliari e Udinese, ma la vittoria manca ormai da un mese e mezzo
Fonte: Ansa

Siamo alle solite: bicchiere mezzo pieno per il punto ottenuto o mezzo vuoto per l'ennesima vittoria sfumata? Il pareggio del Cagliari ieri contro l'Udinese lascia a tratti l'amaro in bocca, ma allo stesso tempo la consapevolezza che la squadra avversaria avrebbe pure potuto centrare il bottino grosso. Fatto sta che non si vince dallo scorso 7 novembre (2-0 alla Samp) e il quarto pareggio nelle ultime cinque partite di campionato ci induce a sospettare che questo sarà il solito campionato da "terra di mezzo" per i rossoblù, senza infamia e senza lode. 

L'Udinese è squadra tosta, è in salute e ha vinto le ultime due trasferte contro Lazio e Torino, quindi si trattava di una gara da prendere con le pinze. Delicata e pericolosa. Ma sono proprio questi gli esami che il Cagliari è chiamato a superare per dimostrare di essere squadra. Ecco, ieri l'esame non è stato superato del tutto, i rossoblù sono stati "rimandati", ma nel frattempo il campionato va avanti e nei tifosi aumenta la consapevolezza che, anche per quest'anno, sono rimandati i sogni di gloria.

Eppure la gara si era messa bene, col vantaggio siglato da Lykogiannis con un'altra punizione magistrale, dopo quella vincente segnata contro il Crotone. A quel punto ai rossoblù è mancata la forza di imporre il proprio gioco e di infliggere all'Udinese il colpo del KO. Anzi, sono stati i friulani a mantenere il controllo del match e a trovare a inizio ripresa il pareggio col neo entrato Lasagna, complice un errore in copertura di Carboni. 

Di sicuro gli impegni ravvicinati e lo scarso turnover messo in atto da Di Francesco hanno influito: Rog ha dovuto preoccuparsi di de Paul, sacrificando la fase offensiva, mentre davanti è mancata la freschezza fisica per saltare l'uomo e battagliare sulle palle aeree. Risultato: Joao Pedro e Pavoletti fra i peggiori in campo, Sottil a intermittenza e comunque mai supportato dai compagni. Anche il cambio modulo della ripresa (dal 4-2-3-1 al 3-5-2 senza punte vere e proprie) non ci ha convinto del tutto. 

All'orizzonte, ora, due gare a dir poco proibitive: mercoledì all'Olimpico contro la Roma, il 3 gennaio in casa contro il Napoli. Per carità, non si parte mai sconfitti, ma se il Cagliari è questo, uscire indenni dall'Olimpico sarebbe già un miracolo. Poi a gennaio, quando apriranno i battenti del calciomercato, capiremo se questa squadra potrà ambire a togliersi qualche soddisfazione o se sarà l'ennesimo campionato all'insegna dell'anonimato. Speriamo di no, anche se i segnali iniziano a essere preoccupanti. 

Francesco Cucinotta