“Fratelli e sorelle, buonasera!”. Una frase che è rimasta nel cuore di tutto il mondo. Così si presentava, davanti a Piazza San Pietro, Jorge Mario Bergoglio, il 266esimo Papa della Chiesa cattolica. Oggi, in occasione del suo 84esimo compleanno, vogliamo celebrarlo ripercorrendo le tappe fondamentali della sua vita.

Figlio di emigrati piemontesi, Papa Francesco nasce il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires. Mentre sua madre, Regina Sivori, si occupava della casa e dell’educazione dei cinque figli, il padre Mario faceva il ragioniere. Prima di scegliere la strada del sacerdozio, Jorge prende il diploma di tecnico chimico. Nel 1958, entra nella Compagnia di Gesù, e successivamente si laurea prima in Filosofia a San Miguel, poi anche in Teologia a Buenos Aires.

Dopo essere stato nominato vescovo di Auca, il 28 febbraio 1998 diventa arcivescovo di Buenos Aires. Il 21 febbraio 2001, invece, Giovanni Paolo II lo crea cardinale. Già durante il suo periodo di arcivescovo, Bergoglio si dimostra essere molto legato alla gente e ai suoi bisogni. Per questo, si guadagna la fama di prete del popolo: non ha né autista né auto blu, ma preferisce girare per la sua città in metropolitana.

Dopo la rinuncia di Papa Benedetto XVI, nel marzo del 2013 Jorge Mario Bergoglio partecipa al conclave nel quale, dopo cinque scrutini, viene eletto Sommo Pontefice. Decide allora di assumere il nome di Francesco, con la speranza di seguire le orme del santo di Assisi.

I sette anni del suo pontificato si sono dimostrati, e si dimostrano ancora, rivoluzionari per la Chiesa e il mondo intero. Il papato di Francesco è sempre stato molto attento alle minoranze e ai loro diritti. Pensiamo alla grande attenzione al mondo femminile, ancora poco incisiva all’interno del Vaticano secondo Begoglio, al tema immigrati, a quello dell’omosessualità, così come l’attenzione a debellare gli abusi sui minori all’interno della Chiesa stessa.

Insomma, sette anni di posizioni considerate innovative, nei quali Bergoglio ha provato a cambiare il punto di vista del mondo interno. E di questo noi gliene siamo grati.

Tanti auguri Papa Francesco!

@Roberto Piras