Era l'8 dicembre del 1980 quando a New York fu assassinato da un folle la star dei Beatles John Lennon. Freddato con 4 colpi di pistola, Lennon morì fuori dal suo appartamento di New York. Quattro colpi di pistola furono sparati da Chapman mettendo fine alla vita del musicista, la notizia fece il giro del mondo in pochi minuti: "Non l'ho ucciso per la sua personalità, ma perché era molto molto molto molto famoso".
A distanza di quarant' anni, Mark Chapman, ha chiesto scusa alla vedova Yoko Ono dopo che per l'undicesima volta gli è stata negata la libertà condizionata. Lo riporta la Bbc. "L'ho ucciso per avere fama, è stato un atto molto molto egoista, spregevole, e mi dispiace per il dolore che le ho causato", ha detto Chapman parlando dell'artista giapponese. "Non ho ucciso Lennon per il suo carattere o per l'uomo che era: era un padre di famiglia, un'icona", ha aggiunto.
Yoko Ono si è sempre opposta in tribunale ai tentativi dell'assassino di ottenere la libertà condizionata. Nel 2015 in un'intervista al Daily Beast confessò di essere molto preoccupata all'idea che Chapman potesse circolare liberamente. "Lo ha fatto una volta, potrebbe rifarlo. A me, a Sean (il figlio), a chiunque altro".