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7 Dicembre 2020

La storia della libraia che legge storie al telefono

Si tratta dell'ultima iniziativa di una libreria Ubik di Trieste: condividere la passione per la lettura, anche a distanza, al telefono

Il nome di colei che ha avuto una delle più belle idee di questo 2020 è Samanta Romanese, una donna di Trieste che proprio nel capoluogo friulano gestisce una libreria Ubik.

Visto il periodo non esattamente florido, la libraia ha (ben) pensato di dedicarsi a coloro che in questo periodo soffrono di più: e visto che il suo pane quotidiano sono proprio i libri, la decisione non poteva che essere quella di leggere i libri, al telefono, a chi ne fa richiesta; l'iniziativa, manco a dirlo, è ovviamente gratuita ed i libri sono offerti dalla stessa libreria.

Da quando è stata lanciata l'iniziativa, a dispetto di chi dice che nessuno legge più, il telefono della libreria Ubik di Samanta non smette di suonare e la casella mail è oramai stracolma.

Sono stati tantissimi gli anziani che, sentendosi soli, hanno aderito; ma sono altrettante le adesioni di volontari che, come la libraia, vogliono dare una mano al prossimo raccontando, con voce calda e profonda, qualche bella storia che dia speranza.

Considerato l'elevato numero di persone che hanno aderito all'idea, anche per una questione di organizzazione, la libraia Samanta ha pensato di accoppiare sempre lo stesso volontario all'utente: e per creare un rapporto ancora più intimo l'obiettivo è quello di organizzare delle chiamate, a giorni alterni, di almeno 20 minuti.

Questa bella idea è partita solo qualche giorno fa eppure sui social è già virale; e chissà che non arrivi anche nella nostra Isola.

La solidarietà e l'altruismo ci salveranno anche dal Covid.

 

foto @repubblica 

@Mattia Porcu