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6 Dicembre 2020

Cagliari tutto cuore e grinta: a Verona è un punto d'oro

Nonostante le assenze, i rossoblù pareggiano a Verona e "rischiano" persino di vincere. Marin, al suo primo gol in Italia, risponde al vantaggio scaligero di Zaccagni

C'è chi si aspettava un Cagliari sconfitto in partenza, ma non è stato così. Le assenze erano pesanti, perché rinunciare a Godin, Nandez, Ounas e Simeone non è cosa da poco, e la trasferta di Verona si preannunciava a dir poco difficile, considerato che gli scaligeri sono una squadra organizzata, determinata e con ottime qualità. Eppure, è venuta fuori una sfida equilibrata e in bilico fino all'ultimo istante di gioco. 

Questo per merito essenzialmente dei rossoblù, che non hanno snaturato il proprio gioco. Di Francesco ha riproposto il modulo che finora sta dando i risultati più soddisfacenti: 4-2-3-1 con Zappa avanzato sulla linea dei trequartisti, con Faragò alle sue spalle e col recuperato Joao Pedro a fare da rifinitore per Pavoletti.

Arrangiati sì, ma non improvvisati. Infatti, dopo il vantaggio degli avversari a opera di Zaccagni, la squadra non si è scomposta, anzi, col passare dei minuti, ha preso sempre più confidenza, trascinata dalla verve di Rog e Marin, dalle sgroppate degli esterni (ancora positivi sia Sottil che Zappa, ma bene anche Faragò e Tripaldelli in sovrapposizione) e soprattutto da un Pavoletti che ha giocato per la squadra. Proprio da un'iniziativa dell'attaccante livornese, infatti, è nato il gol del pareggio a inizio ripresa: Pavoloso crea un corridoio centrale per Marin, che riceve palla dal compagno, la protegge e al momento giusto trova la stoccata vincente.

A quel punto, la gara si è fatta divertente e giocata da entrambe le squadre a viso aperto: rossoblù pericolosi con diverse folate offensive (Pavoletti ha colpito di testa una traversa, dopo la respinta di Silvestri), Verona redivivo nell'ultimo quarto d'ora. Alla fine l'1-1 è un risultato giusto, che accontenta soprattutto il Cagliari per come è maturato. Considerate le assenze importanti, ci teniamo a sottolinearlo, la squadra ha dato una grande dimostrazione di compattezza, di determinazione e di cuore. 

Segnali positivi dai giovani (bene Carboni e Tripaldelli), conferme da altri (Zappa e Sottil ci sono piaciuti, così come Marin, al suo primo centro in Italia). E poi un Pavoletti rinato, al centro del progetto e carico a mille per il futuro del campionato. Quando tornerà il Cholito, il tecnico avrà a disposizione due centravanti diversi ma entrambi potenzialmente fondamentali per la squadra. 

Domenica prossima alla Sardegna Arena arriva l'Inter di Lukaku, nel frattempo la speranza è quella di recuperare alcuni degli assenti, anche se DiFra e i tifosi possono comunque stare tranquilli: questo Cagliari ha cuore e non parte mai sconfitto. Scusate se è poco. 

Francesco Cucinotta